Milan: Rebus-Balotelli, Raiola lo difende ed esce allo scoperto

Se Balotelli sarà il primo punto su cui costruire il calciomercato del nuovo Milan con la sua cessione o un punto fermo da cui far partire la ricostruzione targata-Inzaghi ancora non si sa. Costretto, a volte suo malgrado, ad essere sempre al centro di discussioni e polemiche Mario (non più Super) aspetta di capire il suo futuro che al momento resta nebuloso. Scaricato dai senatori dell’Italia, parzialmente ripudiato da Prandelli, difeso da Galliani e lasciato in stand-by da Barbara Berlusconi il bomber avrebbe espresso il desiderio di lasciare il Milan ma il potenziale parco-acquirenti sembra essersi dileguato. Le prove opache ai Mondiali e il can-can mediatico avrebbero scoraggiato quei club pronti a ridare una chance al giocatore ma potrebbe essere solo una mossa per abbassarne il prezzo. A difendere Balotelli è sceso dunque in campo il suo procuratore. Parlando a Raisport Mino Raiola ha detto la sua: "Le critiche a Mario sono normali, la Nazionale italiana aveva un solo giocatore: Mario Balotelli. E' stato un signore: lo hanno attaccato tutti, nessuno lo ha difeso, nemmeno la Federazione. Credevo facesse parte dell'Italia ma non è stato così”. Se la Nazionale al momento è un argomento messo momentaneamente nel cassetto, la priorità è capire dove giocherà l’anno prossimo Balotelli. E Raiola chiede chiarezza: “E' fondamentale per Mario andare a giocare dove lo vogliono bene e al Milan qualcuno gli vuole bene, altri no. Credo che Berlusconi abbia ragione quando dice che nessuno è incedibile. Solo il Milan può cedere Balotelli, lui ha un contratto con i rossoneri: se non lo vogliono più tenere mi chiamano per incontrarli in sede e sono pronto a discutere con loro. Voi pensate che in Italia ci sia un attaccante più forte di Balotelli? Mario ha un contratto col Milan, la società mi ha chiamato ed è incedibile”. Sarebbe fuori gioco anche per Raiola l’Arsenal: “Non sono stato in Brasile e non ho mai incontrato Wenger". Per un Balotelli che resta un rebus c’è invece una certezza. Kakà non giocherà nel Milan. Sancito ormai l’addio dopo 307 presenze, 104 gol, una Champions, un Mondiale per club, una Supercoppa Europea, uno scudetto. Il brasiliano atterrerà all'Orlando International Airport con un volo proveniente dal Brasile alle 18.15 americane (dunque alle 00.15 di martedì in Italia). Il club della Major League Soccer dovrebbe annunciare l'arrivo di Kakà già in queste ore. L'incontro tra l'ad Adriano Galliani e il padre-manager di Ricy Bosco Leite, ha fatto calare il sipario sulla vicenda. Stefano Grandi