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Milan, Inzaghi: Cerci ha caratteristiche uniche, utile sin da subito

05/01/2015 13:26

Milan, Inzaghi: Cerci ha caratteristiche uniche, utile sin da subito |  Sport e Vai

Era stato il primo desiderio espresso in estate, subito dopo la nomina ad allenatore del Milan. Pippo Inzaghi in testa aveva solo Alessio Cerci e lo avrebbe voluto mesi fa. Con un po’ di ritardo è stato accontentato e il tecnico rossonero spiega la ragione della sua scelta: “Dall'estate la mia priorità è stata Cerci. Tutti sapete che andavo dal presidente per chiedere Cerci: ha caratteristiche uniche, lo vedo motivato e con gran voglia di rivalsa. Ha grande voglia e lo vedo inserito nel gruppo. Tutti conoscono le sue qualità. Davanti abbiamo giocatori con caratteristiche diverse. Potrò adattare in ogni gara un sistema di modulo diverso. Starà a me capire quando sarà al massimo. Ho un'idea di lui grazie agli allenamenti. Ci può dare una mano a gara in corso in queste prime partite. I test sono andati bene. A gara in corsa per 20-25 minuti ci può dare una mano già da adesso". L’arrivo dell’ex granata è coinciso con l’addio di Torres, una scommessa persa quella del bomber spagnolo: "Ci siamo lasciati nei migliori dei modi. Ci ha mandato un messaggio a me e a tutto lo staff. Non è andata solo una cosa: aver trovato Menez. Ogni domenica bisognava fare una scelta difficile... Il richiamo dell'Atletico per lui è stato qualcosa di incredibile e ci ha manifestato la sua voglia di tornare. E' stato un bell'affare per tutti". Resta insensibile Inzaghi alle altre voci di mercato, da Destro (“Al Milan abbiamo due grandi centravanti: Menez e Pazzini. Se rimangono sono contento così") ad altri colpi: "Abbiamo una rosa ben assemblata e con grandi valori. Come dice il presidente, non cambierei nessun giocatore con altro. Mi auguro di non perdere De Jong, penso si troverà un accordo". L’amichevole vinta a Dubai col Real ha contribuito intanto a dare entusiasmo, in particolare ad El Shaarawy: "La partita col Real deve diventare la normalità. Deve rendere normale avere quelle prestazioni. E' giovane, sa che ha la mia fiducia. Col Real ha fatto una grande partita. Spero che la partita col Real ci abbia dato la sicuezza di essere sulla strada giusta. L'obiettivo è di dare continutià. Sarebbe un peccato non tenere questo passo”. Domani c’è il Sassuolo, Inzaghi avrebbe potuto esserne l’allenatore se Galliani non avesse messo il veto un anno fa: “Anch'io ho pensato tante volte cosa sarebbe potuto essere se fossi andato al Sassuolo. L'anno scorso fu gratificante per me. Il presidente Squinzi e la società mi volevano in Serie A. Fu un gesto di stima e riconoscenza. Da allora quando non giochiamo con loro, tifo Sassuolo. Mi hanno fatto sentire importante pur non avendo mai giocato con loro. Sono una bella realtà del calcio italiano. Conosciamo le insidie. Ci vorrà il Milan visto nelle ultime partite. Una squadra non fa risultato con Roma e Juve se non ha valore. Siamo consci delle loro forze, abbiamo preparato la partita nei migliori dei modi". L’ultimo pensiero è per la Coppa Italia: "Quest'anno deve essere la nostra Champions visto che non possiamo farla. Sarebbe bello questi giocatori e questi tifosi giocare una finale, però ci sono gli avversari e la palla è rotonda. Dobbiamo far di tutto per arrivare in alto".

Stefano Grandi


Tags: pazzini milan sassuolo INZAGHI Cerci de jong destro

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