Milan: Agente Menez smentisce addio e Robinho rescinde

Le accuse di individualismo e di non essere un leader in campo, come ha detto tra gli altri Gattuso, sono suonate male per il procuratore di Jeremy Menez, il fratello Kevin. Parlando a footmercato.net l’agente del francese ha detto: “Dire che Jeremy è il problema è troppo facile, credo che un sacco di allenatori vorrebbero avere un problema da 16 gol. Inzaghi lo ha sempre difeso. Non è individualista, è il secondo miglior assist-man del club, oltre ad essere il capocannoniere. Ha fatto quello che doveva fare, anche se si può sempre fare meglio. Dobbiamo accettare le critiche da parte di tutti perché fa parte del gioco, ma penso che ogni allenatore vorrebbe avere un problema con 16 gol. Jeremy è molto felice al Milan. Il club ci ha comunicato nulla, quindi non c'è motivo di lasciare. Dopo, noi sappiamo molto bene che nel calcio moderno tutti i giocatori sono in vendita. Ma non siamo stati contattati e Jeremy si sente bene a Milano, dove ha fatto la migliore stagione della sua carriera. Lui è fedele, quindi non ci sono motivi per lasciare. Liverpool e Monaco? Si tratta di voci e ci sono per tutti i giocatori. Un giocatore con 16 gol dovrebbe essere molto richiesto ma oggi non c'è niente”. Chi invece ha ufficialmente detto addio al Milan è Robinho: il brasiliano ha trovato un accordo per la rescissione consensuale del contratto che lo legava ai rossoneri fino al 2016. “Tutto verrà formalizzato nei prossimi dieci giorni", come ha confermato Marisa Alija, l'avvocato dell’attaccante, annunciando che "il vincolo tra Robinho e il Milan si esaurirà a fine giugno". Binho è libero di negoziare con qualsiasi club. La prima scelta resta il Santos. Stefano Grandi