Mihajlovic: Eto’o ha sbagliato e chiesto scusa, caso chiuso

Ora anche Samuel Eto’o sa com’è fatto Sinisa Mihajlovic da vicino. Dopo lo scontro aperto tra il tecnico della Samp e il bomber camerunense è tornato il sereno come spiega l’allenatore che però precisa: "Per me il caso è chiuso, ha sbagliato e ha chiesto scusa. Spero che abbia capito, è a disposizione. Meglio che sia successo subito così ha capito subito come funziona il mondo Samp. Non porto rancore, ma lui giocherà quando lo vedrò al pari dei suoi compagni. Non penso così di fare un torto alla sua carriera. Io gestisco il gruppo così e non cambio idea. Ogni giocatore è diverso, ma le regole devono essere uguali per tutti. Quando segnerà il primo gol con la Samp sarò più felice di lui. E' sempre disponibile, sorridente, anche con i ragazzi nello spogliatoio è umile". Da tempo Mihajlovic metteva in guardia sui rischi distrazione del mercato, ora si può pensare a tornare al lavoro con più concentrazione: “Per fortuna gennaio è finito ed è finito il mercato. Sono state settimane non facili, due brutte sconfitte e tante distrazioni, un mercato più intenso di quello previsto. Abbiamo tanti nuovi che devono essere bravi a calarsi nella nostra realtà, ma anche i vecchi devono aiutarli. Penso che sulla carta siamo più completi e più forti. Ma le squadre vivono anche di sottili equilibri, quando una squadra funziona non è detto che se si cambia funzionerà lo stesso. Il nostro obiettivo è essere la squadra di prima aggiungendo più qualità e soluzioni. Sempre parte sinistra della classifica, poi vediamo tra dieci-quindici giornate: se saremo dove siamo ora, allora faremo qualche pensierino in più". Sulle mosse operate dalla dirigenza dice: “Muriel e Acquah li volevo io. Abbiamo dovuto cedere qualcuno, ma li abbiamo sostituiti nella maniera giusta. Cerchiamo di recuperare Muriel che sicuramente da martedì sarà in gruppo. Eto'o deve migliorare la condizione, Acquah dovrebbe arrivare martedì. Quando saranno tutti a disposizione penso saremo più forti. Diakitè? Dovete parlare con chi fa mercato, sicuramente è un ottimo giocatore ma non era stato mai nei miei pensieri e non l'ho mai chiesto, con tutto il rispetto per lui". Bruciano ancora quei 5 gol presi col Torino: “La sconfitta a Torino è stata in parte colpa mia e in parte della squadra, ma soprattutto del caos di quelle settimane a cui non siamo abituati. Per questo ho deciso di passare più tempo possibile insieme. Le decisioni del tecnico non sono sempre punizioni ma si cerca di trovare dei rimedi. Avevo piacere che passassero più tempo insieme, potevo portarli anche in ritiro, ma ho preferito lasciarli liberi. Quando faccio queste cose non voglio mostrare i muscoli, agisco solo per la Samp. Tra l'altro, se c'è doppia seduta ci sono anche io con loro. Anche per me lunedì era un giorno libero e sarei andato a Roma dalla mia famiglia. I primi due gol li abbiamo presi su calcio piazzato. Ho letto qualche critica, ma non vorrei portare qui la lavagna e chiedervi le differenze tra un modulo e l'altro. Non esiste un modulo che ti fa vincere, i giocatori in campo erano distratti. E' una sconfitta brutta, nella mia carriera non avevo mai preso 5 gol e pensavo che non sarebbe successo mai. Primo tempo siamo andati sotto di due gol, ma è stato un tempo da 0-0, e hanno fatto gol su due calci piazzati. La questione è quella di avere fame e voglia di vincere, non abbiamo mezze misure: o facciamo bene o facciamo malissimo. Non chiedo mai ai miei giocatori di vincere, chiedo solo che domani vadano in campo e diano il massimo. Se poi sei più bravo e fortunato, vinci".

Stefano Grandi