La Lazio si cautela: via Klose? Arriva Pazzini

Klose è scontento? Bene, può anche andarsene. Questo, più o meno, il senso del summit telefonico tra Lotito, Tare e Pioli all'indomani del clamoroso sfogo dell'attaccante tedesco, stanco di essere relegato al ruolo di illustre panchinaro. Il tedesco saluterà la Lazio a fine stagione, nel frattempo il club biancoceleste si è già messo alla ricerca del suo successore. Chi risponde perfettamente all'identikit tracciato dalla dirigenza laziale è Giampaolo Pazzini, considerato in uscita dal Milan nonostante le recenti smentite - di facciata? - di Adriano Galliani. L'avventura di Pazzini in rossonero, soprattutto da quando è approdato in panchina Pippo Inzaghi, si è malinconicamente ridotta al ruolo di sparring partner in allenamento dei titolari. Il modulo di Superpippo non prevede centravanti puri e, quando capita, tocca comunque sempre agli altri. Pazzini si è ritagliato solo pochi spiccioli di campo, ha voglia di cambiare aria e la Lazio potrebbe rappresentare una buona soluzione. Certo, anche qui la concorrenza non mancherebbe - Djordjevic è esploso, anzi è stato proprio lui, di fatto, a tagliare definitivamente fuori Klose dai piani di Pioli - ma almeno Pazzini avrebbe modo di mettersi alla prova alla pari, senza preconcetti, cosa che forse non succede più a Milanello. Sulle tracce del 'Pazzo' si è mosso anche un club inglese, il Burnley, ma l'impressione è che l'attaccante non si muoverà dall'Italia. La Lazio potrebbe offrirgli l'occasione per ribadire le sue qualità, magari già a gennaio, giusto per accelerare l'ambientamento e familiarizzare con i nuovi compagni. Diversamente, se ne riparlerà a giugno. Per un bomber destinato a lasciare Formello, Klose, potrebbe arrivarne un altro, Pazzini. La grande tradizione degli attaccanti di casa Lazio non corre il rischio di essere smentita.