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Juve, Allegri: Giovinco ancora utile, difensori non ci servono

24/01/2015 12:32

Juve, Allegri: Giovinco ancora utile, difensori non ci servono |  Sport e Vai

Il mercato in entrata e quello in uscita, la possibilità di allungare ulteriormente sulla Roma, le visite di Raiola e Conte che hanno movimentato la mattinata di Vinovo ieri: ha parlato di tutto il tecnico della Juventus Allegri, schivando le insidie sul rapporto col ct e i rischi di addio di Pogba. Tono calmo, risposte anche un po’ evasive e massima concentrazione alla gara di domani col Chievo: “La partita con il Chievo è un bivio importante, credo che da qui alla fine dell'anno tutte le partite siano importanti e molto importanti, e quella successiva è sempre la più importante, perchè non c'è tempo per sbagliare, perchè iniziamo la seconda parte della stagione, dove bisogna fare dei punti. Mancano ancora tante vittorie per arrivare all'obiettivo finale che è quello che conta più di tutti. Poi essere a +3, +3, +8, l'importante è arrivare al 31 maggio ed essere in testa alla classifica”. Ha fatto scalpore la scelta di Giovinco di dire sì al calcio canadese ma Allegri posticipa la questione: “Per quanto riguarda Giovinco, è un giocatore della Juventus. Lui ha fatto una scelta per l'anno prossimo, ma fino al 30 giugno è un giocatore della Juventus e io lo tratterò come giocatore della Juventus da qui alla fine, a meno che non ci sia la possibilità che vada via prima. Ci deve dare una mano per il raggiungimento di questo obiettivo. Quindi con Giovinco non c'è nessun problema. Come ho detto l'altra volta, i rapporti di lavoro iniziano, finiscono, durano, però non è detto che uno vada a scadenza e non serva più alla causa. Finchè è qui, Giovinco è un giocatore della Juventus e lo tratto come tale". E sempre in tema di mercato Allegri chiude per l’acquisto di un altro difensore: “Barzagli sta meglio, domani lo convocherò. E' ancora un pochino lontano dal rientro, lui sta molto bene fisicamente e psicologicamente. Discorso difensore quindi direi chiuso. Eravamo partiti con quell'idea ma poi le cose possono cambiare. Quindi ora vedremo se possono arrivare giocatori utili alla causa".

DA CONTE A MORATA - Ieri all’allenamento c’erano sia Raiola che Conte ma Allegri non cade nella trappola delle polemiche: “Raiola l'ho visto ieri di sfuggita, quindi non l'ho visto quattro volte. Diciamo che sono stato sfortunato o fortunato, questo non lo so. Sono tutte illazioni che vengono fatte in questo momento. Poi ha detto che vuole diventare presidente della Fifa, quindi credo che abbia un obiettivo importante da raggiungere. Per quanto riguarda Conte da parte mia non ci ho visto niente di strano. Credo che quando ci parliamo tra allenatori c'è uno scambio di idee. Ma ieri a parte che non abbiamo avuto neanche il tempo perchè ci sono stati tre minuti di saluti, perchè io poi avevo l'allenamento. Poi, ripeto, quella di ieri è stata una visita, da parte mia, normale, niente di significativo, perchè credo sia la routine di un ct che deve andare in giro a vedere le altre squadre, come hanno fatto gli altri ct che c'erano prima di Conte". L’ultima riflessione è sulle gerarchie in attacco con Morata che scalpita: "Le gerarchie non è che cambiano in una o due partite. Morata ha fatto due buone partite, è un giocatore che ha qualità diverse da quelle di Llorente. Llorente ha fatto bene finora, anche se ha fatto meno gol di quanti ne poteva fare. Però ho visto un po' i dati di tutti i giocatori e credo che ci sia molto equilibrio nelle presenze di tutti i giocatori della rosa della Juventus. Questo credo sia molto importante perchè nella seconda parte di stagione credo ci siano ancora molte partite, è importante avere una buona condizione fisica e mentale da parte di tutti".

Stefano Grandi     


Tags: juventus chievo allegri giovinco conte barzagli raiola

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