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Inter, Santon: Qui è casa mia, mai stato tifoso milanista

06/02/2015 14:28

Inter, Santon: Qui è casa mia, mai stato tifoso milanista |  Sport e Vai

Da anni si porta dietro l’etichetta di tifoso del Milan, frutto di un’intervista ai tempi del Newcastle quando sembrava possibile il suo approdo sulla sponda rossonera di Milano. Ecco perché Davide Santon ci tiene a chiarire, nel giorno della sua presentazione ufficiale in nerazzurro, come stanno le cose: "Non ho mai detto di essere stato tifoso milanista, da bambino simpatizzavo per la squadra di Gullit e Van Basten. Ma non ho mai detto di essere tifoso milanista. Io l'Inter l'ho sempre rispettata e sempre lo farò. Ci tengo a dirlo, tanti mi descrivono come tifoso milanista. Sono qui e tifo Inter. La passata esperienza è un ricordo positivo, abbiamo vinto tanto poi è arrivata una situazione di mercato e insieme ai dirigenti abbiamo deciso che era il momento di cambiare. Ma sono contento del mio ritorno". E’ un Santon più forte quello che torna all’Inter dopo tre anni e mezzo: “Sicuramente ho più esperienza, perché in 3 anni e mezzo ho fatto circa 100 presenze in Inghilterra. Non giocavo da 9 mesi per un infortunio però sono venuto qua per mettermi in gioco e perché questa la sento casa mia. Sono cresciuto qua, sono contento. Ritrovo un gruppo giovane che ha voglia di fare. Al momento mancano i risultati ma anche a Napoli la squadra ha giocato bene. Bisogna migliorare sugli errori, li stiamo pagando eccessivamente. La squadra c'è". La trattativa è stata rapida: "E' successo negli ultimi giorni, io ero a casa e mi è arrivata la chiamata di Piero Ausilio. Sono rimasto sorpreso, ma mi sono convinto e dopo due ore l'ho richiamato dicendo sì. C'era la volontà di tutti e ora sono qua. La decisione è stata presa insieme alla mia fidanzata, ora ho una famiglia. Se non fossi voluto venire non sarei qui, invece ci tengo e sono contento. In passato c'è stata qualche voce sulla Roma, ma mai nulla di concreto. Nessuno mi ha mai chiamato". Il miglior Santon s’è visto con Mourinho: “Con Mourinho ho avuto un exploit, poi ho avuto problemi vari. Ero giovane, ora sono cresciuto e punto a migliorare. Non devo tornare quello dei tempi di Mourinho, voglio migliorare. A Mourinho devo tutto perché mi ha dato fiducia e la possibilità di dimostrare chi sono. Ero in Primavera quando Mancini era qui, quando è andato via sono passato in prima squadra. L'ho incontrato però in Premier League nella partita contro il City. Ora l'ho visto sereno, ha voglia di vincere e lo sta trasmettendo alla squadra”. Dopo un chiarimento sul ruolo ("Posso giocare su entrambe le fasce, a Newcastle ho giocato a destra e a sinistra, talvolta anche a centrocampo. Ci sono 3-4 ruoli che posso fare, ma sarà il mister a decidere. Io devo solo essere pronto") Santon ricorda i tempi in cui era considerato il “gemello” di Balotelli: “Ci sentiamo, ci siamo incontrati quest'anno in occasione della partita contro il Liverpool. Siamo esplosi insieme, lui ha avuto problemi ma questo è il passato. Mario saprà reagire, è forte e sarà il campo che parlerà. E' quello che conta di più. Lui in Italia? Non lo so, non sono un direttore sportivo o un procuratore, sarà lui a decidere".

Stefano Grandi     

                                                          


Tags: milan inter santon mourinho balotelli

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