Inter: Kovacic e Icardi verso il rinnovo, pressing su Kramaric

La risposta di Thohir all’addio di Moratti si concretizzerà sul calciomercato. Il tycoon indonesiano non vuol dare l’impressione che la società si sia indebolita dopo il divorzio con l’ex presidente e non vuole che qualcuno possa pensare a passi indietro. Si procede sulla strada tracciata ed è per questo che il patron ha dato mandato per accelerare i rinnovi di due dei suoi gioielli più preziosi. Ausilio vorrebbe chiudere prima di Natale il prolungamento di contratto per Kovacic e Icardi, i due giocatori più ambiti dai club europei. Giovani, prospettici e corteggiati ma che dovrebbero rimanere ancora in nerazzurro a lungo. La filosofia di Thohir è sempre stata chiara: gli anziani vanno bene se trainano anche incassi da marketing, come nel caso di Vidic, ma l’ossatura della squadra deve essere composta da giovani bravi. E Kovacic e Icardi sono la miglior garanzia per continuare un progetto importante. Il croato ha un contratto fino al 2017 e guadagna 1,5 milioni a stagione, già partite le trattative per prolungare fino al 2019 con aumento dello stipendio che toccherebbe i 2 milioni più bonus. Più complicata ma non per questo impervia la questione Icardi. L’argentino ha sempre detto che aspetta notizie per dire sì al prolungamento del matrimonio. Quelle notizie che gli darà il suo procuratore quando sarà stata raggiunta un’intesa con la società. Anche in questo caso l’idea è di prolungare fino al 2019.

IDEA KRAMARIC - Ma la strategia nerazzurra non si ferma a confermare chi già c’è. Nel mirino c’è Andrej Kramaric, attaccante croato classe 1991 del Rijeka, autore di una tripletta giovedì in Europa League contro il Feyenoord ma che da mesi è sotto osservazione. L’idea iniziale era quella di prendere il giocatore a costo zero a giugno ma su di lui ora si sono fiondati club prestigiosi come Chelsea, Borussia Dortmund e Bayer Leverkusen e concorrenti interni come Milan, Atalanta e Verona. Per anticipare tutti bisognerebbe mettere soldi nel piatto e portarlo via già a gennaio. Quanto? Almeno 2,5 milioni di euro.

Stefano Grandi