Diawara, andamento lento: Va via a gennaio?

Il fiore che non colse è un rimpianto. Nel Napoli che vola, segna e sogna c'è ancora chi non è riuscito ad inserirsi nei meccanismi di Ancelotti. E non perchè, come accadeva in passato, non gioca mai. Diawara è finora una delle poche delusioni degli azzurri, forse sbalestrato dalle continue modifiche tattiche di un tecnico che cambia ruoli e posizioni con l'elasticità fruttifera che lo contraddistingue. Ieri l'ex Bologna è stato rilanciato come titolare ma ha fallito l'esame. E non è la prima volta. Se l'Empoli ha avuto tanto possesso palla e ha creato tante occasioni è un po' anche colpa sua (e di Rog, che però ha fatto un po' meglio e che in precedenza quando era stato chiamato in causa aveva sempre fatto bene), incapace di spezzare il ritmo e di proteggere la difesa. Con Sarri era il vice-Jorginho, quest'anno gioca al posto di Hamsik ma all'occorrenza anche da mediano, come vice-Allan. Non ha però né i lanci e i piedi di Marekiaro, né la grinta e la garra del brasiliano. Galleggia a metà campo, facendo intravedere le sue doti fisiche ma senza incidere più di tanto. Da tempo il giocatore è nel mirino di diversi club di Premier (il Tottenham era arrivato ad offrire 38 milioni di euro). Finora tutte le offerte sono state rispedite al mittente ma se il giocatore non dovesse crescere in questi mesi una sua cessione (a gennaio, qualora arrivasse però un sostituto) o più facilmente a giugno non si potrebbe escludere. E' amato dai compagni, è stimato dallo stesso Ancelotti ma sta sprecando troppe chances. Era in campo anche nel primo ko azzurro a Genova con la Samp e la sensazione è che faccia fatica ad inserirsi negli schemi. Una giornata storta (o più) è capitata a tutti, da Hysaj a Mario Rui, da Zielinski a Rog ed Hamsik ma finora Diawara non ha mai brillato.

Stefano Grandi