Calciomercato, Udinese: Guidolin lascia la panchina, farà il dt

Non c’è più la panchina nel futuro di Guidolin. La sofferta stagione appena conclusa con l’Udinese è destinata a rimanere l’ultima per il tecnico di Castelfranco Veneto: troppo stress, meglio cambiare mestiere. Ma non cambiare aria, perché Guidolin rimarrà a Udine come supervisore tecnico. Invano la famiglia Pozzo ha cercato di fargli cambiare idea, Guidolin è rimasto irremovibile e in conferenza ha spiegato: “Ho ritenuto giusto passare il testimone per la guida tecnica. Da un mese ne parlo con la società. Infatti stamattina quando ci siamo incontrati ci siamo detti le stesse parole di 25 giorni fa. Mi fa piacere rimanere qui, pensare ad un nuova sfida, un nuovo ruolo. Sono molto stimolato e felice. Questa è una nuova fase della mia vita. Potrebbe anche essere l’addio per sempre alla panchina, tutto dipenderà da come mi troverò in questo nuovo ruolo. Voglio essere utile e di supporto alla mia società. Soprattutto il fatto di appartenere ancora a questi colori é la cosa che mi spinge di più. Nel mio cuore c'é anche un po' di tristezza, ma é una cosa che ho scelto io. Ci ho pensato tanto, penso che per me sia la scelta migliore. Il mio successore lo sceglierà la società. Ho dato le mie indicazioni su qualche collega. Quando sarà scelto sarò certamente di supporto perché so cosa vuole la società e conosco l'ambiente. Cercherò di rendere la vita il più semplice possibile a chi mi succederà. Qui lavoro da fare ce n'è, e tanto. Siamo tutti utili, nessuno indispensabile. Io spero di essere utile. Mi è sembrato giusto questo momento perché io ho tanti anni sulle spalle, ho tante panchine, mi piace pensare a qualcosa di diverso per me, per rinnovare le motivazioni. Quello che è stato decisivo è che io  ho lavorato qui per 5 anni, lottando per i posti di vertice. E' stata la prima volta che siamo incorsi in un campionato non scintillante e io non c'ero abituato; ho toccato con mano che poteva cambiare qualcosa nei miei confronti da parte dell'ambiente e non volevo che questo accadesse. In questi 4 anni ho fatto scelte nette. Io qui mi sento amato da tutta la città, mi sento friulano. Capendo che poteva cambiare qualcosa per un risultato non eccezionale ho pensato fosse giusto passare la mano. Non voglio rovinare i bei ricordi. Lascio un lavoro che mi ha dato grandi soddisfazioni, quindi c'é un po' di malinconia. Ma sono convinto di aver fatto la scelta giusta".