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Calciomercato Napoli: Montoya e Skrtel obiettivi di gennaio ma Rafa ha le alternative

10/09/2013 12:18

Calciomercato Napoli: Montoya e Skrtel obiettivi di gennaio ma Rafa ha le alternative |  Sport e Vai

Potrebbe sembrare un segnale preoccupante che il Napoli già a settembre stia pensando alla riapertura del calciomercato. Se con la stagione che ha appena emesso i primi vagiti c’è da riparare qualcosa vuol dire che un problema esiste. Vero a metà. Perché se da un lato la rosa azzurra presenta qualche lacuna non colmata, è altrettanto vero che il club non ha voluto comprare tanto per farlo, ed aspetta le occasioni migliori per intervenire. No alle seconde scelte, questo il diktat di Benitez accettato dalla società: se non è stato possibile prendere subito qualche pedina che piaceva allo spagnolo, tanto vale aspettare la prossima finestra di mercato ma senza prendere rimpiazzi poco soddisfacenti. Per gennaio infatti già circolano nomi vecchi e nuovi, da Skrtel – antico pallino del tecnico – a Montoya, ultima fiamma che si è accesa probabilmente alla luce di qualche preoccupazione sulle fasce. Il terzino del Barcellona non ha rinnovato il contratto in scadenza nel giugno del 2014 e potrebbe essere un obiettivo concreto, al di là della concorrenza dell’Inter – che lo ha seguito a lungo anche in estate – e di altri club di Premier League. Chiuso da Dani Alves, il giocatore non vuol passare la vita in panchina e sogna nuovi palcoscenici. Proprio nel suo ruolo il Napoli ha palesato qualche balbuzia inattesa: l’adattamento di Maggio da laterale offensivo a terzino puro ha portato qualche controindicazione e non pochi dubbi. Costretto a limitare le sgroppate e soprattutto senza più lo spazio che aveva prima in campo davanti a sé, il nazionale ha mostrato i suoi limiti come terzino destro.

IL PROBLEMA TERZINI. Un problema sottovalutato a lungo, quello degli esterni bassi in casa Napoli. Porvi rimedio ora non si può ma gennaio potrebbe regalare qualche sorpresa: con un modesto conguaglio al Barcellona, qualora Montoya continuasse a non voler rinnovare, si potrebbe scavalcare la concorrenza che aspetta di provarci a giugno, quando il giocatore si libererebbe a parametro zero. Poi c’è il problema del difensore: Benitez voleva Rami o Skrtel, bocciate altre soluzioni tra cui Astori. Nell’impossibilità di arrivare alle prime scelte l’ex tecnico del Chelsea ha scelto di rimanere con la rosa di prima, che è la stessa dell’anno scorso con l’unica novità di Albiol al posto di Campagnaro (numericamente, non per caratteristiche). Benitez vuol verificare prima l’adattamento di Cannavaro alla linea a quattro e l’eventuale inserimento di Fernandez in questi mesi, qualora la situazione non fosse soddisfacente a gennaio, si tornerebbe alla carica per Skrtel. Lo slovacco nel Liverpool è chiuso dal neo-acquisto Sakho, il problema del suo acquisto è legato ad un ingaggio troppo elevato per le casse azzurre (quasi 4 milioni all’anno) ma se il giocatore dovesse fare solo panchina in inverno potrebbe abbassare le sue pretese ed accettare le chances pronte ad offrirgli il club partenopeo.

LE SOLUZIONI A CENTROCAMPO. Anche a centrocampo ci si aspettava un altro acquisto, considerando che in due sono andati via (Gargano al Parma e Donadel al Verona) e che solo la colonia svizzera con Inler, Dzemaili e Behrami è numericamente insufficiente per far fronte a tutti gli impegni stagionali. Stessa tattica anche in questo caso: attendere. Nella speranza di arrivare a gennaio a Mascherano, Gonalons o altri ancora, Benitez ha pronte due alternative nel caso servisse una mano in mezzo: abbassare Hamsik sulla linea dei mediani o alzare Albiol. Soluzioni d’emergenza, forse, ma che non altererebbero la qualità del reparto, anzi. Il dubbio è uno solo: che Napoli sarà quello di gennaio? Non sarà troppo tardi? Per quella data già si conoscerà il destino del club in Champions League e se gli azzurri non si fossero qualificati per gli ottavi appare improbabile che vengano fatti nuovi investimenti ma nessuno si preoccupa di questo ora. Il progetto nato con l’arrivo di Benitez non guarda solo all’immediato ma prevede una crescita e un’arricchimento costante e nel tempo. Riguarda lo spessore tecnico della rosa ma anche tanti altri aspetti, dal settore giovanile alle strutture fino alla dimensione societaria. E come dice Rafa sin prisa – cioè senza fretta – ma sin pausa.

Potrebbe sembrare un segnale preoccupante che il Napoli già a settembre stia pensando alla riapertura del calciomercato. Se con la stagione che ha appena emesso i primi vagiti c’è da riparare qualcosa vuol dire che un problema esiste. Vero a metà. Perché se da un lato la rosa azzurra presenta qualche lacuna non colmata, è altrettanto vero che il club non ha voluto comprare tanto per farlo, ed aspetta le occasioni migliori per intervenire. No alle seconde scelte, questo il diktat di Benitez accettato dalla società: se non è stato possibile prendere subito qualche pedina che piaceva allo spagnolo, tanto vale aspettare la prossima finestra di mercato ma senza prendere rimpiazzi poco soddisfacenti. Per gennaio infatti già circolano nomi vecchi e nuovi, da Skrtel – antico pallino del tecnico – a Montoya, ultima fiamma che si è accesa probabilmente alla luce di qualche preoccupazione sulle fasce. Il terzino del Barcellona non ha rinnovato il contratto in scadenza nel giugno del 2014 e potrebbe essere un obiettivo concreto, al di là della concorrenza dell’Inter – che lo ha seguito a lungo anche in estate – e di altri club di Premier League. Chiuso da Dani Alves, il giocatore non vuol passare la vita in panchina e sogna nuovi palcoscenici. Proprio nel suo ruolo il Napoli ha palesato qualche balbuzia inattesa: l’adattamento di Maggio da laterale offensivo a terzino puro ha portato qualche controindicazione e non pochi dubbi. Costretto a limitare le sgroppate e soprattutto senza più lo spazio che aveva prima in campo davanti a sé, il nazionale ha mostrato i suoi limiti come terzino destro.

IL PROBLEMA TERZINI. Un problema sottovalutato a lungo, quello degli esterni bassi in casa Napoli. Porvi rimedio ora non si può ma gennaio potrebbe regalare qualche sorpresa: con un modesto conguaglio al Barcellona, qualora Montoya continuasse a non voler rinnovare, si potrebbe scavalcare la concorrenza che aspetta di provarci a giugno, quando il giocatore si libererebbe a parametro zero. Poi c’è il problema del difensore: Benitez voleva Rami o Skrtel, bocciate altre soluzioni tra cui Astori. Nell’impossibilità di arrivare alle prime scelte l’ex tecnico del Chelsea ha scelto di rimanere con la rosa di prima, che è la stessa dell’anno scorso con l’unica novità di Albiol al posto di Campagnaro (numericamente, non per caratteristiche). Benitez vuol verificare prima l’adattamento di Cannavaro alla linea a quattro e l’eventuale inserimento di Fernandez in questi mesi, qualora la situazione non fosse soddisfacente a gennaio, si tornerebbe alla carica per Skrtel. Lo slovacco nel Liverpool è chiuso dal neo-acquisto Sakho, il problema del suo acquisto è legato ad un ingaggio troppo elevato per le casse azzurre (quasi 4 milioni all’anno) ma se il giocatore dovesse fare solo panchina in inverno potrebbe abbassare le sue pretese ed accettare le chances pronte ad offrirgli il club partenopeo.

LE SOLUZIONI A CENTROCAMPO. Anche a centrocampo ci si aspettava un altro acquisto, considerando che in due sono andati via (Gargano al Parma e Donadel al Verona) e che solo la colonia svizzera con Inler, Dzemaili e Behrami è numericamente insufficiente per far fronte a tutti gli impegni stagionali. Stessa tattica anche in questo caso: attendere. Nella speranza di arrivare a gennaio a Mascherano, Gonalons o altri ancora, Benitez ha pronte due alternative nel caso servisse una mano in mezzo: abbassare Hamsik sulla linea dei mediani o alzare Albiol. Soluzioni d’emergenza, forse, ma che non altererebbero la qualità del reparto, anzi. Il dubbio è uno solo: che Napoli sarà quello di gennaio? Non sarà troppo tardi? Per quella data già si conoscerà il destino del club in Champions League e se gli azzurri non si fossero qualificati per gli ottavi appare improbabile che vengano fatti nuovi investimenti ma nessuno si preoccupa di questo ora. Il progetto nato con l’arrivo di Benitez non guarda solo all’immediato ma prevede una crescita e un’arricchimento costante e nel tempo. Riguarda lo spessore tecnico della rosa ma anche tanti altri aspetti, dal settore giovanile alle strutture fino alla dimensione societaria. E come dice Rafa sin prisa – cioè senza fretta – ma sin pausa.


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