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Calciomercato Napoli, Insigne: Resto se nessuno mi fa passare la voglia

19/04/2014 11:30

Calciomercato Napoli, Insigne: Resto se nessuno mi fa passare la voglia |  Sport e Vai

Partendo dall’assunto che il Napoli non ha alcuna intenzione di mettere in vendita sul calciomercato i piedi buoni e quelli che sanno giocare a calcio, come già ribadito per Hamsik, va da sé che anche per Insigne c’è e ci sarà un posto nel Napoli del futuro. Ovvio che la volontà deve essere comune e lo scugnizzo di Frattamaggiore recentemente è apparso un po’ nervoso per l’atteggiamento del pubblico ma in realtà a preoccupare “Lorenzo il magnifico” è il possibile/probabile arrivo di altri campioni in attacco. Insigne si sente una bandiera del Napoli, ancor di più dopo la fascia di capitano indossata per la prima volta domenica contro la Lazio, ma vuole giocare. E per guadagnarsi la stima di Prandelli in chiave Nazionale e per dar sfogo alla sua classe innata. Quest’anno con Benitez ha avuto i suoi spazi, anche se ha dovuto sacrificarsi ad imparare un ruolo nuovo, fatto di ripiegamenti continui sulla fascia, ma che accadrebbe se arrivassero altri Mertens o altri Callejon? Ecco perché, in un’intervista a Sportweek, Insigne precisa: “Dico solo che confermo la mia volontà di restare a Napoli. Il mio sogno è restarci il più a lungo possibile, se però nessuno mi fa passare la voglia.  Nel senso che se mi accorgessi che gioco poco preferirei trovare spazio altrove. Io non mi accontento di guadagnare milioni. Io mi diverto a stare in campo”.  Come a dire: Napoli ti amo ma dammi spazio. Anche perché l’autostima non gli  manca: “Chi è più forte di me nel mio ruolo? Sinceramente…nessuno. Voglio restare a Napoli, almeno fino a diventarne il capitano”. Sul rapporto con i tifosi invece una parziale retromarcia dopo lo sfogo di qualche giorno fa, quando aveva detto che i supporters azzurri applaudono solo chi segna e non chi si sacrifica: “Quando mi fischiano ci resto male come tutti. Ma so che i fischi contro di me sono d’amore. Sono figlio di questa città, e questa città da me pretende tanto”. Da lui pretende tanto anche Benitez. Insigne traccia le differenze con Mazzarri: “Sono molto diversi. Mazzarri è più ‘pesante’, nel senso buono: voleva allenamenti senza risate, anzi, senza che volasse una parola. Certe volte caricava un po’ troppo le partite. Benitez è più rilassato, scherza, spiega le cose in modo tranquillo. Ci sono giocatori che rendono di più con un allenatore severo, altri come me capiscono le cose  senza bisogno di essere martellati. Benitez mi chiede spesso di difendere prima ancora di attaccare. Di non lasciare buchi a centrocampo”.

Stefano Grandi

 


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