Calciomercato Napoli: Allarme rosso, servono vice-Higuain e un difensore

Probabilmente non c’era bisogno della figuraccia all’Emirates Stadium  per prendere consapevolezza che sul calciomercato il Napoli dovrà ancora intervenire a gennaio. Gli acquisti di Higuain, Callejon, Martens, Albiol e Reina più le riserve Rafael e Duvan Zapata hanno fatto compiere un passo avanti agli azzurri ma non ne hanno colmato tutte le lacune. S’era notato in campionato, pur al cospetto di squadre di modesta levatura, e se n’è avuta la conferma in Champions. La rosa è numericamente ampia ma le alternative reali, capaci di rendere l’organico intercambiabile davvero, sono ancora insufficienti. Lo specchio crudo della disfatta con l’Arsenal ha messo il sale sulla ferita, perché se contro il Genoa o l’Atalanta puoi metterci una pezza, quando si tratta di affrontare una delle squadre più in forma d’Europa i nodi vengono al pettine. E i nodi sono lampanti: manca un vice-Higuain innanzitutto. L’argentino a Londra è rimasto in tribuna per un problema al polpaccio e d’incanto il Napoli ha scoperto di non avere una prima punta per sostituirlo. Se a Marassi Benitez aveva avuto buon gioco ad adattare Pandev in quel ruolo come supporto a Zapata (col macedone autore di una doppietta) si è capito presto che contro l’Arsenal la soluzione si sarebbe rivelata fallimentare.

L’EQUIVOCO IN ATTACCO.  Esposto solo a brutte figure l’ex Inter e Lazio: non l’ha vista mai la palla. Benitez ha provato a spostare anche Callejon come centravanti ma senza risultati, prima di arrendersi a mandare allo sbaraglio anche Duvan Zapata ma modificando l’ordine degli addendi il risultato non è mutato. Zero gol per il Napoli e un problema che ritorna: Zapata non è pronto ancora per giocare partite importanti in azzurro, Higuain ha bisogno di un alter-ego diverso. Che si sarebbe mosso a gennaio in tal senso De Laurentiis l’aveva semi-anticipato la settimana scorsa (“vediamo come si adatta Zapata ed eventualmente a gennaio acquisteremo un altro attaccante”) ma il mercato invernale è lontano ed anche se Benitez non drammatizza («Higuain? Non ho un altro giocatore come lui. Ma anche con Pandev abbiamo vinto. Difficile mandare in campo un altro attaccante del suo livello. Abbiamo provato altre soluzioni ma era difficile trovare spazi. E’ evidente che quando c’è  Higuain possiamo trarre benefici dalla sua presenza. Ma abbiamo una “rosa” valida. Dopo quindici minuti avrei potuto cambiare tutto, i giocatori, il modulo ma la realtà è che la squadra deve capire che una partita così bisogna affrontarla diversamente, con maggiore intensità soprattutto nel pressing. Siamo ancora al settanta per cento, abbiamo margini di crescita») i problemi ci sono. Lo stesso Benitez aveva esplicitamente chiesto un altro attaccante importante in estate ma non era stato possibile arrivare a Jackson Martinez del Porto (troppo caro) né a Matri (che temporeggiava aspettando il Milan). La scelta finale di Duvan Zapata è stata solo una soluzione prospettica ma che non dà garanzie nell’immediato.

GLI ALTRI RUOLI. E  i problemi non riguardano solo l’attacco che dispone comunque di bocche da fuoco importanti (Hamsik è appannato ma resta giocatore da doppia cifra, oltre a Pandev ci sono anche Insigne, Martens e Callejon capaci di andare a segno). La serata londinese ha confermato i dubbi su Britos: imbarazzante l’uruguaiano contro l’Arsenal e mentre in tanti rimpiangono capitan Cannavaro Bigon si sta già mettendo al lavoro per colmare una lacuna antica. Anche dietro Benitez aveva chiesto un altro centrale, Skrtel o Rami, ma non è arrivato nessuno in estate. Con il francese che sta attraversando un momento difficile al Valenca e lo slovacco che fa fatica a trovare spazio al Liverpool verranno riallacciati subito i contatti. Nel frattempo il tecnico azzurro sta pensando a rilanciare Cannavaro, anche perché Albiol ha giocato sul dolore dopo l’infortunio riportato col Genoa e non è al meglio. Poi ci sarebbe da prendere un centrocampista di peso e qualità che possa supportare e nel caso sostituire uno dei tre svizzeri ed anche sugli esterni uno sforzo andrebbe fatto. Il problema dei terzini è stato colpevolmente sottovalutato in estate, ma se Armero non è adatto nella difesa a quattro e Maggio si fa male non si può pensare che a giocare sempre possa essere Mesto, riserva fissa l’anno scorso.

Stefano Grandi