Calciomercato Milan, Seedorf: Essien è un guerriero

Sembravano quasi rassegnati i tifosi del Milan, convinti che sul calciomercato non sarebbe arrivato più nessuno quando dal cilindro è sbucata la sorpresa Essien. L’ex Chelsea potrebbe anche non essere l’ultimo arrivo in casa rossonera ma intanto Seedorf è già soddisfatto. Nella conferenza di vigilia della gara con il Cagliari il tecnico olandese elogia le qualità del centrocampista: “E' un ragazzo che conosco bene, grande personalità e grande giocatore. Uomo e guerriero che ha grande voglia di farsi vedere prima del Mondiale. Può giocare benissimo nei due davanti alla difesa. La mia idea è di utilizzarlo in mezzo al campo. Lo conosco abbastanza bene, ci ho parlato anche prima. Ci siamo sentiti col dottor Galliani, gli ho parlato in maniera molto trasparente e chiara. Conosciamo tutti Essien, ci porterà fuori valori dentro e fuori dal campo. E' molto positivo, di grande umanità. Un grande acquisto. Auguro a Nocerino il meglio, ha dato in questi anni il sudore per questa maglia. Ma siamo contenti per l'arrivo di Essen". Un guerriero, dunque. Ed è proprio lo spirito guerriero che Seedorf chiede alla squadra: "Tutti ce l'hanno dentro, bisogna tirarlo fuori. Ho visto occhi giusti, giocatori con la volontà di lavorare e di impegnarsi fino in fondo per dare il massimo. Questo è lo spirito del guerriero: dare sempre il massimo e superare le difficoltà. I risultati non sempre saranno quelli che ognuno vorrebbe. I pensieri legati alla paura non servono, sto cercando di non affrontarli o negarli. Non ci servono. Non fare la Champions un anno? Quante squadre importanti sono passate da questa cosa? Non è una vergogna. Vivere questo momento con grande realismo è fondamentale per aspirare a delle cose, altrimenti si ha solo il peso psicologico che non serve. Tutti vogliamo arrivare in Champions, ma ci sono 22 punti di distacco. Ma questo non è il nostro focus". In campo ha colpito l’atteggiamento di Seedorf, freddo, distaccato, sempre in piedi: "Son qui per dare il mio contributo e spero che noi possiamo continuare a vedere cose positive. Ma ci vuole tanto lavoro e determinazione. Ogni allenatore ha il suo stile, il mio si svilupperà nel tempo. Ho presto questa postura in maniera molto cosciente. Fare gesti può essere inutile. Quando ci sono punti morti chiamo i giocatori per le indicazioni. Fare gesti può essere confusionale. Vi chiedo di non continuare a parlare di sistemi di gioco. Dipende tutto dal gruppo e dalle persone che non vanno in campo e la volontà di avere lo spirito da guerriero". Seedorf però chiede tempo: “Ho bisogno di conoscere i giocatori e viceversa. I migliori allenatori del mondo hanno bisogno di tempo per costruire il loro gioco. Il mio modo di costruire la partita è conoscere i giocatori e fare dei piani per migliorare quello che c'è da migliorare. E' normale che una squadra come il Milan che in certi momenti della partita c'è questa difficoltà a livello mentale. E' naturale e cercheremo di migliorare. Avremo bisogno di tempo e supporto di tutti. Ho trovato ragazzi disponibili. Kakà lo vedo in maniera positiva. E' un grandissimo giocatori, ma abbiamo bisogno di dargli un equilibrio su questa responsabilità. Lui può fare la differnza, ma deve essere il gruppo a farla. Non possono essere solo due singoli. Il bel gioco non è il mio obiettivo in questo momento. Il mio obiettivo è di dare serenità al gruppo per affrontare una situazione difficile. Nelle difficoltà si vedono il gruppo e gli uomini. La parte estetica sarà una conseguenza. Nessuno dimentica di giocare a calcio, ma ci vuole lavoro ogni giorno con determinazione ed entusiasmo". L’allenatore ha avuto un lungo colloquio con Barbara Berlusconi: "E' stata una presentazione delle persone delle varie aree, mi ha spiegato i progetti futuri dove il Milan vuole rilanciare il brand internazionale e i progetti di marketing. E' stata una presentazione importante che mi ha aiutato capire dove il Milan vuole andare. Posso garantire che tutti gli allenatori hanno partecipato all'attività del club. Più c'è intesa fra linee strategiche e migliori possono essere i risultati". Infine un pensiero per Allegri: "Ha cercato di dare il massimo, ma non sono arrivati i risultati. Ora il nostro obiettivo sono gli interessi del Milan. La squadra ha delle difficoltà, ma questa può essere un'opportunità perché vedo dove si può migliorare. Ma c'è stato troppo poco tempo, chiedo pazienza per migliorare tutti quanti".

Stefano Grandi