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Calciomercato Milan, Seedorf: Devo dimostrare tutto ma amo le sfide

18/01/2014 13:46

Calciomercato Milan, Seedorf: Devo dimostrare tutto ma amo le sfide |  Sport e Vai

Sorridente, carico, entusiasta. Clarence Seedorf si è presentato così al Milan. Era ed è di nuovo casa sua Milanello, rischio di una crisi di rigetto non c’è ma di sicuro il compito che ha accettato non è facile: far rinascere il Milan dalle ceneri di una classifica arida. Per chi come lui non ha mai allenato prima è una bella sfida ma proprio per questo l’olandese è ottimista. Gli piacciono le scommesse: “Io devo dimostrare tutto, inizia una nuova carriera. Mi sento pronto per la sfida ma saranno risultati e lavoro che dovranno confermare la bontà del mio nuovo ruolo. Mi sento pronto e mi piacciono le sfide”. Solo fino a qualche giorno fa era ancora un calciatore in attività, il salto in panchina è stato repentino: “È curioso ma mi sento molto bene, devo ringraziare per questo il Milan che mi ha riaccolto molto bene, vedere la gioia delle persone che conosco mi ha dato una carica ulteriore. Da sempre mi sto preparando per il dopo della mia carriera calcistica. Perché non c'è solo il calcio, non h mai voluto una vita depressa senza calcio. Questo mi ha permesso di avere una libertà di pensiero che mi ha aiutato ad affrontare ogni esperienza. Con il Milan c'era anche un senso del dovere per quello che mi ha dato negli anni.  Ci conosceremo con tutti, ho Mauro Tassotti che è super importante per la Società che apprezzo tantissimo e stiamo già lavorando bene assieme”. Seedorf ritiene che la classifica sia bugiarda: “Non è bella da guardare e quindi il focus è dedicato a ritrovare lo spirito del gruppo che c’è comunque perché è un gruppo unito. Ma cercheremo la gioia e l’allegria di giocare. Sarà importante anche l’appoggio dei tifosi, sono sicuro ci daranno l’energia che la squadra ha bisogno e sono convinto che la squadra risponderà positivamente. È giusto analizzare i problemi senza mai perdere di vista le nostre qualità. Questa squadra non ha espresso i numeri e i propri valori, può succedere ma questo è un club prestigioso e tutti dobbiamo metterci al lavoro con entusiasmo ed ottimismo con la voglia di giocare bene, far divertire la gente. E’ più facile fare risultato giocando bene”. Già, ma come giocherà il nuovo allenatore del Milan? “Tutti gli allenatori cercano un sistema a seconda delle caratteristiche dei giocatori. Io giocherò con il 4-2-3-1 perché vorrei sfruttare le grandi qualità che abbiamo davanti, per un gioco più offensivo. Abbiamo bisogno di tempo e di lavorare, tutto poi può cambiare ma la cosa più importante è la filosofia di gioco che svilupperemo insieme”. Ha già parlato alla squadra (“I giocatori meritano una situazione migliore, c’è grande voglia da parte loro di uscire da questo momento e conoscerò meglio e valuterò con loro le loro condizioni e caratteristiche”) ma in particolare si è soffermato con Balotelli: “Mario è un ragazzo molto dolce, lo conoscevo già un po’ prima, tutti sappiamo delle sue qualità. Sono qui per aiutarlo a crescere e ho visto molta disponibilità da parte sua. Ma sarà importante la filosofia di gioco di stampo offensivo”. I problemi del Milan sono però soprattutto in difesa:  "L'attenzione e la concentrazione si possono allenare, ma quello che mi interessa non è il passato, il 2013, ma il 2014. Guardando avanti, imparando da quello che è stato, possiamo crescere e superare i momenti difficili. Cercheremo di guardare sempre al bicchiere mezzo pieno". Dopo un passaggio sul razzismo (“Continuerò ad affrontare questo tema sul piano culturale. Il Milan, anche in questo caso, si è dimostrato un club innovativo e coraggioso. La azioni parlano sempre più delle parole") Seedorf si sofferma su Kakà: "Sapete dell'amicizia che ho con Ricky. Ritrovo un amico, non un compagno. Ci siamo sentiti anche prima del mio arrivo qui e so che posso contare su di lui come persona. Come giocatore è un elemento straordinario e può crescere ancora dopo i due anni di problemi al Real Madrid. Sono felice per lui e di averlo qui con me. E' un esempio per tutti i ragazzi della squadra. Mi aiuterà nel mio lavoro".

Stefano Grandi

 


Tags: kakà balotelli razzismo calciomercato milan Seedorf tasssotti

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