Calciomercato Milan, Dietrofront Schalke: "Boateng non è andato via per il razzismo"

Dietrofront dello Schalke 04: non sarebbe stato il razzismo serpeggiante in Italia il motivo dell’addio al Milan di Kevin Prince Boateng. Le dichiarazioni del direttore finanziario del club tedesco, Peter Peters, avevano fatto scalpore e le sue frasi (“Boateng voleva andar via dal Milan a tutti i costi dopo i casi di razzismo in Italia, aveva un patto con Berlusconi per essere lasciato libero in caso di qualificazione alla Champions”) avevano fatto il giro del mondo. Oggi la retromarcia dello stesso Peters che sul sito ufficiale dello Schalke dice: "Dopo aver parlato con il nostro general manager Horst Heldt ho avuto conferma che le mie precedenti affermazioni devono considerarsi come errate. Mi ha confermato che gli episodi di razzismo che hanno riguardato Boateng non sono stata la ragione principale del suo addio al Milan".  Arriveranno anche le scuse personali a Boateng ed a tutto l'ambiente rossonero: "Non appena avrò la possibilità di parlare personalmente con Kevin mi scuserò anche con lui. Non era di certo mia intenzione additare e condannare il Milan ed i tifosi italiani per questo motivo". Sull’argomento si sono espressi in maniera categorica anche la fidanzata del ghanese e l’ad del Milan.

ANCHE LA SATTA SMENTISCE. Parlando a Radio Montecarlo Melissa Satta ha sostenuto che:  “Le parole che escono dalla bocca degli altri non sono mai vere. Kevin ama l’Italia, adora Milano, io sono italiana e non potrebbe mai dire una cosa del genere. E’ uno che se una cosa la deve dire, la dice lui in persona, sicuramente non la fa dire dagli altri”. E poi: “Un giorno magari ritorneremo in Italia. Il calcio è fatto così, è un lavoro. Milano e il Milan gli rimarranno sempre nel cuore e forse in futuro potrebbe anche tornare. Nel calcio non si sa mai”. Adriano Galliani invece ha spiegato: “Queste non sono parole di Boateng ma di un’altra persona… Io ho parlato ripetutamente con lui e non è mai emersa questa difficoltà da parte sua, nessun problema. A me non ha mai parlato di razzismo. La trattativa con lo Schalke è iniziata e finita nel breve volgere di 24 ore”.