Calciomercato Juventus, Marotta: A gennaio non abbiamo niente da riparare

Potrebbe anche permettersi di stare a guardare la Juventus sul calciomercato di gennaio. A sentire l’ad Marotta i bianconeri non hanno impellenze da risolvere nel mercato di riparazione ed anche i presunti casi dei contratti di Pogba e Conte da rinnovare sono falsi problemi. Prima della gara con il Sassuolo il dirigente bianconero parla a Sky e fa il punto della situazione. Dopo aver escluso un problema-Pogba (“"Non abbiamo problemi di rinnovo. Ha un contratto lungo, si è consacrato qui, in un habitat naturale. Può e deve crescere, non c'è nemeno la sua volontà di lasciare Torino") Marotta assicura che a gennaio non sono previste grandi operazioni: "Abbiamo un gruppo ben assortito, che risponde alle esigenze dell'allenatore. In estate sono arrivati due innesti di qualità davanti come Tevez e Llorente, più Ogbonna che è giovane e farà esperienza sia ora che nel futuro e risulterà molto utile. Non c'è nulla da riparare a gennaio, vedremo anzi di ampliare per la stagione 2014/15 cogliendo le opportunità. Non credo ci siano possibilità a gennaio di possibilità di accrescimento tecnico a certe condizioni economiche. I giocatori bravi restano nelle loro squadre di appartenenza a stagione in corso". Anche sul tema del rinnovo di Conte idee chiare: "Tra un allenatore e una società il contratto scritto è una cosa molto complementare. Il contratto di Conte è fino al 2015, c'è soddisfazione reciproca. Non ci sono presupposti per un divorzio, nel calcio può succedere di tutto ma non vedo situazioni tali da pensare ad altre strade". Resta l’amarezza per la Champions sfumata: “Come tutte le squadre partecipiamo per cercare di arrivare in alto, poi se vogliamo c'è una risposta oggettiva, ovvero che l'Italia calcistica è relegata in una posizione complementare. Hanno passato il turno 4 inglesi, 4 spagnole e 3 tedesche e solo una italiana, questo la dice lunga. Usciamo con amarezza, la Champions non è un campionato e se sbagli una gara questa rischia spesso di esser determinante. C'è amarezza per l'aspetto sportivo, non siamo riusciti a far strada ma questo è il rischio che ogni squadra corre in questa competizione. Dovremo valutare e prendere atto per far tesoro per crescere come squadra per il futuro. Economicamente è un mancato introito importante, la società però non viene messa in discussione sotto questo aspetto, è solidissima. Consideriamo questa eliminazione come una pagina grigia, una sconfitta che fa male. Ci tenevamo, qualche errore è stato fatto e qualche circostanza sfavorevole ci ha colpito. Abbiamo tre competizioni ancora da onorare".

Stefano Grandi