Calciomercato Inter: Idea Mata, possibile scambio con Guarin

Spunta un nome nuovo sul calciomercato dell’Inter. Viste le difficoltà a farsi pagare in contanti il cartellino di Guarin il club nerazzurro sta pensando ad uno scambio con il Chelsea e vorrebbe chiedere Mata come contropartita tecnica per il colombiano. Il trequartista spagnolo non sta trovando spazio con Mourinho e dopo essersi dato qualche mese di tempo dall’inizio della stagione per convincere lo Special One avrebbe manifestato l’interesse di andar via. Piaceva anche a Benitez ma il Napoli ha scelto di dare priorità ad altri reparti ed ha abbandonato l’idea, preferendo investire per difesa e centrocampo. All’Inter invece la qualità di Mata farebbe comodo eccome: il giocatore iberico può agire sia da seconda punta che da trequartista e Mazzarri starebbe pensando ad un 3-4-2-1 con lui ed Alvarez a supporto della prima punta. Il tecnico interista non ha bei ricordi di Mata che contro il suo Napoli segnò un gol pesante al San Paolo due anni fa, nell’andata degli ottavi di Champions. In quella gara gli azzurri rimontarono fino a vincere 3-1 ma quel gol risultò decisivo visto che al ritorno il Chelsea conquistò prima i supplementari e poi segnò la rete del 4-1 finale eliminando la squadra di Mazzarri. Sia con Villas Boas, che poi con Di Matteo e successivamente Benitez Mata è sempre stato un protagonista importante con i Blues ma dall’avvento di Mourinho si è ritrovato fuori dall’undici tipo. Il portoghese ama poco il turnover e ritiene di aver trovato la formula migliore escludendo lo spagnolo. Visto che il Chelsea non intende pagare gli oltre 15 milioni richiesti dall’Inter per Guarin la strada dello scambio sta prendendo corpo in queste ore. Abbandonata la pista Lamela (per il quale occorrono oltre 25 milioni di euro) e con l’affare Lavezzi che non si sblocca l’idea Mata sta convincendo anche Mazzarri. Il ds interista Ausilio è in questi giorni a Londra e dovrebbe incontrare Abramovich domani. Chissà che non torni in Italia con Mata, lasciando a Londra il cartellino di Guarin.

Stefano Grandi