09/12/2019 09:34
"Non è questione di sarrismo o allegrismo, conta sempre vincere e la Juve sta comunque facendo bene anche se quest'anno sarà un campionato combattuto". Dino Zoff parla della sua ex squadra intervenendo a Radio anch'io sport su Gr1: "Non è possibile che chi gioca male vince, è più facile che uno non vinca perchè giochi bene solo esteticamente, bisogna sempre superare l'avversario. L'Olanda faceva spettacolo e vinceva? Ma quanto tempo è passato prima che vincessero qualcosa? Non so se Sarri possa essere schiacciato dalla grande voglia di novità e di bel gioco, se no che allenatore è? L'importante è fare il meglio con la squadra che uno ha a disposizione. Prima non era in club che aveva possibilità di fare grandi acquisti, chi ha questo vantaggio certo ha più responsabilità ma deve portare avanti le proprie idee". Zoff non è stato solo giocatore e allenatore della Juve ma anche tecnico e presidente della Lazio: "Il suo momento dipende da tutto: società, giocatori, allenatore. A monte c'è Lotito e il club che danno la linea e fanno le cose giuste perchè il presidente è capace. La Lazio quando gioca, gioca davvero bene. A volte ha perso partite quando era padrona assoluta del campo, la gara con la Juve è stata straordinaria ma è nelle corde di questa squadra. Lo scudetto? Vediamo la prossima per testare la misura, per vedere una reazione, per capire se si montano la testa. Se trovano una convinzione intima può fare molto bene". L'ex portiere parla anche della crisi del Napoli: "Ha fatto delle cose che non si dovrebbero mai fare, anche in pubblico. Non voglio dire chi abbia ragione tra giocatori, presidente e allenatore ma non si deve arrivare a cose così eclatanti che sono poi più difficili da risolvere. Queste sono le conseguenze anche se penso che possano mettersi in riga e tornare a lottare per la Champions, guardate la Lazio che è riuscita a fare 7 vittorie di fila ma l'importante è ritrovare l'unione". Poi si scaglia contro la Var: La macchina è fredda, non ha intelligenza, non può cogliere l'intensità di un'azione, ha ragione Casarin".