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Zaccheroni: Sheva voleva allenarsi anche a Ferragosto, sapete cosa fece?

18/04/2020 15:22

Zaccheroni: Sheva voleva allenarsi anche a Ferragosto, sapete cosa fece? |  Sport e Vai

"Di chi è stato quello scudetto? Mi viene sempre a pensare a Maldini, Costacurta e Albertini". Alberto Zaccheroni, intervenuto in una diretta Instagram sul canale di Carlo Pellegatti, ha parlato a lungo dell'anno dello scudetto in rossonero nel 1999: "Sono arrivato al Milan dopo Sacchi e Capello. Andai da loro tre, c'era qualche dubbio in società soprattutto su Costacurta, qualcuno pensava fosse a fine carriera. Gli dissi che se avessimo giocato in un certo modo avremmo potuto nascondere dei limiti. Loro tre mi dissero: mancano sei settimane all'inizio del campionato, lei ci dimostri che possiamo avere dei vantaggi a giocare in questo modo e noi le verremo dietro. Questa è stata la chiave della stagione. Questi tre arrivavano sempre per primi ed andavano via per ultimi. Questo ha trainato tutto il resto del gruppo, è stata la pietra più importante di quella stagione". Sull'addio di Weah aggiunge: "Quando ha deciso di andare via non aveva più benzina. E' andato al Chelsea a gennaio perché io gli preferivo José Mari. Non perché fosse migliore di George, ma perché secondo me Weah aveva terminato la benzina. Non avrei mai dato via un giocatore della qualità di Weah, non mi sarei mai permesso, è lui che ha optato per andare via. Mi piacerebbe rivederlo per spiegargliela ancora meglio, perché è un ragazzo straordinario, dotato di una generosità che non tutti hanno".Dopo un aneddoto su Shevchenko ("Diedi il giorno libero di Ferragosto, lui disse di volersi allenare e che era abituato ad allenarsi con Lobanovsky. Siccome dissi che era deciso, avvertì i magazzinieri di non dargli l'attrezzatura perché si sarebbe sicuramente presentato. Quando mi svegliai a Milanello, vidi Shevchenko vestito in borghese che faceva le ripetute correndo. Per dire com'era questo giocatore, straordinario") chiusura col rapporto che ebbe con i suoi presidenti: "Sono andato molto più d'accordo con i miei giocatori che con i miei presidenti. Non chiedevo nessun giocatore ai presidenti ma sugli allenamenti, sulla scelta della formazione, sulla gestione totale dei giocatori le porte sono sempre state chiuse. Quando si è interrotto il rapporto con un presidente era per questo motivo. Con Adriano Galliani ho avuto un rapporto quotidiano, Berlusconi era fortemente impegnato in politica, il mio interlocutore era Adriano e con lui ho avuto un rapporto straordinario".


Tags: Shevchenko berlusconi alberto zaccheroni

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