Wenger gela Inter e Napoli: "Podolski non è in vendita, in ogni caso decido io"

Va via? No, forse resta all'Arsenal. Il futuro di Lukas Podolski resta in bilico. Sulle sue tracce c'è da tempo l'Inter, anche se ora bisognerà valutare il gradimento di Roberto Mancini sul giocatore, mentre negli ultimi giorni - a quanto pare - si è fatto avanti anche il Napoli, sempre a caccia di un rinforzo di spessore resosi necessario dopo l'infortunio rimediato da Lorenzo Insigne. A raffreddare gli entusiasmi, però, ci ha pensato Arsene Wenger. Il tecnico dell'Arsenal non intende lasciar partire a cuor leggero il tedesco, che già ad agosto sembrava sul punto di lasciare i Gunners e poi è stato trattenuto in extremis, anche a causa degli infortuni dei compagni di reparto. Adesso il copione sembra ripetersi per gennaio e non è detto che il tedesco di origini polacche, nonostante le intenzioni di cambiare aria dichiarate nei giorni scorsi, possa effettivamente lasciare Londra. "Non è previsto un suo addio a breve", ha tagliato corto Wenger ai microfoni di beIN Sport. "Sono io che stabilisco le cifre e quelle circolate - ha aggiunto il tecnico francese, che dell'Arsenal è una sorta di plenipotenziario anche sul mercato - non corrispondono al suo vero valore. Podolski non è in vendita e non sono arrivate offerte. Gioca in un ruolo dove c'è molta competitività, poi è arrivato in ritardo dalla Coppa del Mondo e questo l'ha svantaggiato. In futuro potrebbe avere più spazio". Una strategia per non far deprezzare il valore del calciatore o un ennesimo, estremo tentativo di rilanciarlo in maglia biancorossa? Probabilmente l'uno e l'altro. In effetti le dichiarazioni di Podolski dei giorni scorsi avevano spiazzato l'Arsenal e il suo tecnico, che in una trattativa per la sua cessione sarebbero partiti da una posizione di svantaggio, visti i propositi di andar via. Con una abile mossa strategica - e chi meglio di lui, maestro di tattica e bel gioco - Wenger ha rimesso le cose a posto, lasciando chiarire un aspetto determinante: il futuro di Podolski lo detta lui. Alle sue condizioni.