Vince, convince e non prende gol: Napoli sogna anche in Europa

Dall'inferno al paradiso in quindici giorni. Dilaniato dalle polemiche, snobbato dai tifosi e con lo stesso allenatore in discussione, il Napoli si è trasformato in una macchina perfetta. Il 2-0 di Varsavia sul Legia ha spianato agli azzurri la strada verso la qualificazione ai sedicesimi di Europa League, ma soprattutto ha indicato a Sarri e ai suoi uomini di essere sulla strada giusta. Anche col turnover - Hysaj, Hamsik e Insigne tenuti a riposo, Higuain, Reina e Albiol in panchina - la formazione partenopea ha dato segnali di maturità, tenendo a bada gli ardori dei polacchi e imponendo la propria legge nella ripresa. Pochissimi i rischi per Gabriel, mentre in attacco a fare la differenza ci hanno pensato Mertens (di testa, una primizia) e soprattutto il Pipita, entrato nella ripresa ed autore di un gol da cineteca. "Siamo solo all'inizio, è stato importante esserci sbloccati in trasferta ma ora non vogliamo fermarci", ha spiegato Mertens. "La sfida col Milan sarà un banco di prova importante tra due squadre che vogliono capire che ruolo possono recitare in campionato", ha aggiunto Sarri. Proprio l'allenatore, passato in due settimane da bersaglio delle critiche a profeta, è l'emblema del nuovo corso del Napoli. Da quando è tornato sui suoi passi, accantonando il 4-3-1-2 e sistemando i calciatori in campo nel loro ruolo, la sua squadra ha iniziato a volare. Quattro vittorie nelle ultime cinque gare, un solo gol subito, una fluidità di gioco incoraggiante. "Abbiamo mantenuto la nostra fisionomia pur avendo cambiato tanto", ha aggiunto il tecnico. Il Milan è avvisato.