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Verdi: Che emozione quando mi chiamò Ancelotti, è più aperto di Sarri

25/07/2018 09:14

Verdi: Che emozione quando mi chiamò Ancelotti, è più aperto di Sarri |  Sport e Vai

Un segreto lo svela: che Simone Verdi sia ambidestro è noto a tutti, così come sia stato capace di segnare su punizione sia di destro che di sinistro ma «Ma le punizioni preferisco batterle con il sinistro». Il nuovo n.9 del Napoli («Da Savoldi a Giordano a Higuain: so bene cosa ha rappresentato questa maglia per la storia del club, ma sono convinto di poterla onorare al meglio. Ci credo») si confessa al corriere della Sera e racconta del no di gennaio e del sì di giugno. A gennaio rassicurò Sarri e gli disse: non è lei il motivo del mio rifiuto. «Fu una telefonata privata e tale resta, ma il mister non mi chiese nulla a riguardo. Donadoni mi disse: sei uno stupido a non andarci. Ma con la mia fidanzata decidemmo di rinviare. Da gennaio a giugno sono stato sempre in contatto con il d.s. Cristiano Giuntoli». Ancelotti pure lo chiamò qualche mese dopo: «Mi disse che avrebbe rispettato la mia decisione, qualunque fosse stata. Fu però una telefonata che difficilmente dimenticherò. A partire dallo squillo e al suo: ciao, sono Carlo Ancelotti. Conosciamo tutti il suo palmarès, sono cresciuto nelle giovanili del Milan e Ancelotti è una specie di icona. Non lo conoscevo, né avevo mai avuto il piacere di sentire la sua voce al telefono. Non sapevo cosa dire, ero intimorito. Lui fu perfetto. Si svelò subito come la persona che poi ho conosciuto a Dimaro: semplice, simpatica, autorevole ma umile nell’approccio. Non è l’allenatore che dice si fa come dico io, sa però bene come farci muovere in campo. Mi ha chiesto di stare tra le linee, accentrarmi e creare gioco. E non solo questo. Rispetto a Sarri ha una mentalità più aperta, più espansiva». Sull'arrivo di Ronaldo alla Juve, il fantasista la pensa come De Laurentiis: «Lui è un fenomeno, tra i più forti al mondo. In Liga ci ho giocato contro, lo conosco. Il suo arrivo in Italia sposta gli equilibri, anche se quando si cambia campionato non è subito semplice. Ronaldo trova una squadra già forte e in ogni caso non si vince mai da soli».

 


Tags: napoli ancelotti verdi

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