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Ventura: Zaza ed El Shaarawy cresciuti, Romagnoli è ancora il nostro futuro

06/11/2017 13:44

Ventura: Zaza ed El Shaarawy cresciuti, Romagnoli è ancora il nostro futuro |  Sport e Vai

“Romagnoli è in assoluto il futuro della nazionale, lo stiamo aspettando, è reduce da un periodo difficile, ha saltato tutta la preparazione, ha ripreso a giocare in maniera non continuativa e lo stiamo aspettando. Lui sa che fa parte del nostro futuro”. Ventura spiega così le sue scelte in vista del doppio confronto di playoff con la Svezia e si sofferma sul centrale del Milan. Con la Svezia non si può sbagliare: “E' una gara da dentro o fuori ma è importante per me come per i giocatori, ma c'è grande convinzione e grande fiducia. Ho visto la grande disponibilità dei calciatori e il fatto che siano stati polverizzati subito 65mila biglietti per la partita di San Siro ci dà tanti stimoli. Il Paese ci è dietro, l'Italia non ci ha mai deluso, ora siamo noi che non dobbiamo deludere l'Italia. Prima della partita con la Spagna eravamo reduci tante vittorie di fila e tanti bei risultati, dopo – per come è maturata e per come abbiamo perso – ci sono state critiche che andavano accettate e che hanno tolto anche qualche certezza alla squadra. Questo però è alle spalle, ora c'è la voglia di andare ai Mondiali e ai Mondiali ci andremo”. In attacco oltre a Immobile e Belotti c'è anche Zaza: “Zaza ha avuto un percorso, quando lo abbiamo chiamato la prima volta era per recuperarlo perchè era ai margini, ora è venuto per meriti. Credo che questi passaggi abbiano contribuito alla sua maturazione, penso che sia un giocatore migliore rispetto a quello dell'Europeo e sarebbe un bene per la Nazionale”. Il ct assicura che in federazione c'è grande unità: “Non ho mai preso in considerazione l'idea di non andare ai Mondiali, né ho avuto la sensazione di essere lontano dalla Federazione, mi sono sempre stati vicini. Con Tavecchio mi sento spesso, sono contento che sia qui con noi soprattutto per i giocatori che avevano voglia di incontrarlo”. L'esperienza in questi casi conta: “In due partite in 72 ore l'esperienza incide, ecco perchè siamo in 27, abbiamo anche 4 diffidati e non possiamo sapere quello che può succedere in queste partite. Non c'è Pellegrini ma è sempre uno che fa parte del gruppo, dovevamo fare scelte finalizzate alla possibilità di muoverci su più fronti ma solo per queste due partite. Sono contento invece per El Shaarawy ma non creiamo dualismi con Insigne. Stephan quando è venuto per la prima volta con noi non stava attraversando un momento buono, ha fatto lo stage, abbiamo parlato a lungo, ha capito la strada da percorrere e non si è più fermato. E' un giocatore di cui tener conto”. Gli chiedono se, pensando al Napoli, è meglio vincere o giocar bene: “A Sarri hanno chiesto se preferiva vincere lo scudetto e smettere di fumare e lui ha risposto: vincere fumando. In Italia si sa che contano soprattutto i risultati, la domanda secca è antipatica, si presuppone che giocando bene alla fine si vince”.

Stefano Grandi


Tags: mondiali ventura svezia

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