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Vecino l'uomo nuovo, sogna sgambetto al primo maestro Sarri

17/10/2017 12:26

Vecino l'uomo nuovo, sogna sgambetto al primo maestro Sarri |  Sport e Vai

C'è un polmone nuovo nel centrocampo dell'Inter. Se Spalletti è meno preoccupato dopo il ko di Brozovic e il possibile forfait di Joao Mario per Napoli (anche se per il portoghese ci sono ancora speranze di recupero) il motivo c'è e si chiama Matias Vecino. Lo volle fortemente lui chiedendo un sacrificio al club, che ha versato 24 milioni per prenderlo dalla Fiorentina e sapeva quel che faceva. Il secondo tempo del derby ha fatto vedere a tutti i tifosi chi è il vero Vecino: tuttofare della mediana, che sa alternarsi come frangiflutti e come mezzala, che sa spezzare il gioco avversario ma anche proporsi con pericolosità davanti. Ha corso più di chiunque altro domenica sera l'uruguaiano, circa 12 km, ed è stato tra i protagonisti del successo sul Milan. Sabato sera al San Paolo la certezza è che ci sarà, in quale ruolo si vedrà. E proverà a fare lo sgambetto a uno dei suoi primi mèntori, quel Sarri con cui Vecino esplose ad Empoli: il tecnico del Napoli avrebbe voluto portarlo con sé in azzurro ma l'affare non decollò. Ora se lo ritroverà da avversario e in gran forma. Le origini molisane di Vecino - i suoi avi sono partiti dal Comune di Torella del Sannio, dove vivevano, verso i Paesi dell’America Meridionale in cerca di un destino economico migliore – lo rendono un sudamericano atipico. Garra e classe. Storia singolare la sua, la madre insegnante di inglese che prima di lasciarlo scegliere il calcio premette per farlo studiare, il padre morto quando Matias aveva 14 anni, ucciso da un incidente stradale mentre andava a lavoro. In Italia arriva il 24 gennaio 2013 , alla Fiorentina per 2,5 milioni di euro, l'anno dopo il prestito al Cagliari con cui segna due reti e 15 presenze anche a causa di un brutto infortunio che, da aprile, gli impedisce di tornare a giocare per molti mesi. Il 13 agosto 2014 passa in prestito all’Empoli, dove diventa titolare e uno degli uomini migliori del centrocampo: chiude la stagione con 36 presenze e due reti all’attivo. Dopo due stagioni in prestito, torna in viola fino all'agosto 2017, quando passa all'Inter. Ora è nel pieno della sua maturità e vuol trascinare l'Inter al sorpasso sul Napoli. Con tante scuse al maestro Sarri.

Stefano Grandi

 


Tags: inter sarri Vecino

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