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Uefa, Platini: Anche per Euro2016 sì a tecnologia su linea porta

09/06/2014 13:15

Uefa, Platini: Anche per Euro2016 sì a tecnologia su linea porta |  Sport e Vai
Il presidente dell’Uefa, Michel Platini, ha tracciato un bilancio della stagione in un’intervista al sito ufficiale dell’Uefa dove ha parlato di tutto, dal fair play finanziario alla lotta al razzismo e alle scommesse, toccando anche il tema del gol-fantasma. La tecnologia sulla linea di porta è stata introdotta per questi Mondiali ma si dovrebbe vedere anche agli Europei del 2016 in Francia: “Per il momento abbiamo deciso di non avvalerci della tecnologia sulla linea di porta nelle nostre competizioni per club in quanto avrebbe un costo di molti milioni di euro, e preferiamo usare quel denaro per finanziare progetti per il calcio di base. Per EURO 2016, non è escluso che la si possa usare, ma sempre in aggiunta ai nostri arbitri assistenti addizionali che consideriamo il modo migliore per ridurre al minimo gli errori nelle aree chiave del campo”. Sul fair play finanzario le roi ha detto: “Complessivamente, su 237 club esaminati, soltanto nove non hanno rispettato le regole del Fair Play Finanziario. I suddetti club hanno accettato le misure applicate e sottoscritto accordi di conciliazione. Il fatto che nessun club abbia fatto appello contro tali decisioni testimonia chiaramente come fossero eque. Ho suggerito l'introduzione del Fair Play Finanziario dopo che molti presidenti di club europei mi avevano chiesto di fare qualcosa per tenere sotto controllo le incredibili cifre di denaro che erano costretti a investire per essere competitivi. La situazione stava chiaramente degenerando e ora siamo sulla strada giusta”. Altro tema che sta a cuore a Platini è quella della proprietà di terzi sui calciatori: “Oggigiorno, ci sono molti calciatori i cui cartellini appartengono a imprese con base nei paradisi fiscali e sono controllati da qualche agente sconosciuto o fondo d'investimento. In altri termini, alcuni calciatori non controllano più le proprie carriere sportive, e cambiano squadra ogni anno per generare introiti per individui anonimi. Sono assolutamente contro questo modello. Ritengo che sia una minaccia per l'integrità delle nostre competizioni. La FIFA ha detto che sta studiando il tema, ma se non dovesse decidere, lo faremo noi. Non possiamo accettare che i cartellini dei calciatori siano posseduti da istituzioni finanziarie. La UEFA proibirà la proprietà di terzi in piena sintonia con il Comitato Esecutivo”. Confermata la linea dura contro il razzismo: Non posso ignorare i tristi e inquietanti episodi di discriminazione che si sono verificati in alcuni stadi di calcio in Europa nelle ultime settimane. Mi ha scioccato profondamente e mi ha molto ferito vedere giocatori insultati per motivi razziali dai tifosi. Tali episodi non possono essere tollerati e non hanno spazio nel calcio e nella società. Il calcio è un luogo in cui gli orientamenti politici, religiosi e sessuali dei calciatori sono rispettati. Lo statuto UEFA è stato recentemente emendato per assicurarsi che tutte le federazioni affiliate adottino politiche efficaci per estirpare qualsiasi forma di discriminazione, e esigiamo che tali linee guida siano applicate, e che i responsabili di atti discriminatori siano puniti”. Stefano Grandi

Tags: uefa platini razzismo fair play tecnologia

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