Torino, Berenguer ribadisce: Il Napoli ha aspettato troppo per me

“Il Napoli ha fatto la sua offerta ma ha aspettato troppo, alla fine è arrivata l’offerta del Torino e mi ha convinto in tutto e per tutto”. Alex Berenguer mette la parola fine al giallo di mercato di questa estate e dal ritiro di Bormio spiega perchè ha accettato il Torino, lasciando agli azzurri un pugno di mosche in mano: “Il Torino è una grande squadra, un club storico, un club grande. Ho chiesto referenze a Sirigu e mi ha parlato molto bene del Torino, è un club che ha una grande storia. Ho scelto il Torino perchè penso che qui ho maggiori opportunità di giocare. Poi, come detto, Salvatore Sirigu, che conoscevo, mi ha parlato molto bene del Torino e questo mi ha convinto a venire qui. Il tema della Tragedia di Superga è conosciuto ovunque. E’ un club storico e sono contentissimo di essere qui, era arrivata un’offerta dalla Russia, dello Spartak Mosca”. Si ispira a Neymar (“Beh, in Spagna chiaramente è Neymar il giocatore a cui mi ispiro particolarmente ma anche Iago Falque è uno dei giocatori a cui mi ispiro. Ha dimostrato nella sua carriera di essere un giocatore importante. E qui è uno di quelli che mi stanno dando una mano”) e si racconta così ai nuovi tifosi: “L’anno scorso all’Osasuna ho giocato in tante posizioni: terzino, ala destra o ala sinistra. Ho dovuto adattarmi a ruoli diversi vista la situazione e la concorrenza di altri giocatori. Ma la mia posizione preferita è quella di esterno, preferibilmente a sinistra. Sono veloce, punto molto sull’uno contro uno. Dove posso migliorare? Nella fase difensiva. Già ho lavorato molto su questo all’Osasuna. Ma qui spero di fare il salto di qualità”. L’Osasuna ha inserito nell’affare una clausola Anti-Athletic Bilbao. “C’è una grande rivalità tra le due società. Ma è una cosa da cui sono rimasto fuori. Conosco tanta gente dell’Athletic. E’ una rivalità tra club finisce lì. Non posso dire che non giocherò mai nell’Athletic Bilbao. Il derby con la Juve? So quanto sia sentita questa partita. E’ un appuntamento molto importante. Non vedo l’ora di giocare e di vincerla”. A Pamplona, hai anche partecipato alla corsa dei tori di San Firmino ma da spettatore: “Sono andato diverse volte, ma sempre dietro le barriere… Non ho mai corso davanti ai tori! Il n.21 che ho scelto? E' un numero che sento mio”.

 Stefano Grandi