Toni lascia: Mi spiace che sia stato l’anno peggiore della carriera

Dopo 323 reti in tutte le competizioni, tra club e nazionale, di cui 156 in Serie , uno scudetto col Bayern, i Mondiali 2006 e 4 titoli di capocannoniere tra Bundesliga, Serie A e serie B più una Scarpa d’Oro nel 2006 e il titolo di capocannoniere della Coppa Uefa nel 2007/2008, Luca Toni dice basta. L’attaccante del Verona ha deciso di lasciare il calcio a quasi 38 anni, che compirà il 26 maggio. Quella di domenica contro la Juventus sarà la sua ultima partita da professionista: "E' stata una decisione così difficile da prendere che non ho ancora deciso cosa farò. Non c’è nessun accordo col presidente Setti, ci parleremo a fine campionato e se troveremo un accordo possiamo continuare insieme. Altrimenti ci saluteremo. Mi sono reso conto di essere arrivato alla fine del percorso, soprattutto a livello mentale. A Verona sono stati tre anni fantastici, ma sono state dette anche cose non piacevoli. Perché non mi sono ritirato lo scorso anno? Quando le cose vanno molto bene è impossibile lasciare, purtroppo questo è stato l'anno peggiore della mia carriera anche a livello di testa. È impossibile fermarsi quando a 38 diventi capocannoniere della Serie A e dimostri di essere il miglior centravanti. L'unico modo era avere una grande delusione e quest'anno per me è stata una grande delusione". Toni ha parlato anche di altri due vecchietti terribili come Totti e Di Natale: "Non so quale situazione stiano vivendo, ci ho messo tanto a pensare alla mia scelta, figuriamoci se dovessi pensare alle loro situazioni. Ognuno ha le sue cose, da giocatore la Serie A mi mancherà, penso che quando smetteremo io, Totò e Totti andranno via quasi 1000 goal, quindi sarà una grande perdita per tutto il calcio italiano".