Tecnico Stella Rossa: Stimo Ancelotti ma non saremo comparse e non ci fermiamo qui

Non è più la Stella Rossa dei Savicevic e dei Pancev, ma la squadra che domani sera al Marakana darà il battesimo di Champions al Napoli è ancora una formazione da temere, specie di fronte al suo caldissimo pubblico. Il tecnico  Vladan Milojevic non si sente l'ultima ruota del carro delle 4 del girone, anche se la presenza di Psg e Liverpool rende il cammino complicato per loro e per gli azzurri: “E' il momento che aspettavamo, non vediamo l'ora di giocare, difficile da spiegare cosa significhi per noi, c'è grande entusiasmo e vogliamo riportare la Stella Rossa dove merita. Speriamo di rimanere a lungo in Champions. Provo grande rispetto per Ancelotti come uomo e come tecnico, non è solo uno dei migliori d'Europa ma del mondo, basti vedere i trofei. Ho imparato molto da lui e spero di migliorare ancora nel confronto con lui. Saranno tutte partite difficili ma siamo preparati e non abbiamo paura di nessuno, non vogliamo fare le comparse. Siamo sicuri che sarà un grande spettacolo. Non ho mai detto di aver paura del Napoli, non esiste paura per nessuno anche se li rispettiamo. Non hanno punti deboli, con Sarri sono andati vicini a vincere lo scudetto ma noi faremo il nostro gioco e vedremo alla fine come sarà il risultato ”. Da giocatore ha già affrontato il Napoli: “C'è grande orgoglio per questa sfida, non intendiamo fermarci qua, vogliamo rimanere in Europa. Io credo che potremo fare buone cose, il primo obiettivo era raggiungere la fase a gironi e tutti i giocatori hanno dimostrato amore per la Stella Rossa. Finanziariamente siamo un piccolo club ma vogliamo vivere il sogno, il calcio è strano e non ci sentiamo battuti, non si sa mai”. La grande euforia dei tifosi potrebbe essere anche un handicap ma non per il tecnico serbo: “Ci aiuteranno, saranno il nostro 12esimo uomo in campo. Siamo sicuri di noi stessi e sappiamo con il nostro staff tecnico di come affrontare questa partita”. In conferenza anche Kristic, ex Samp e Bologna, che ha già giocato contro Callejon, Insigne e Mertens: “Loro non hanno punti deboli, io penso di dover seguire Hamsik. Anche loro hanno uno stadio caldo, il San Paolo, ma quando sono venuto qui ho visto un clima ancor più caldo, con i nostri tifosi sarà difficilissimo per loro. La differenza si è vista tra una gara a porte chiuse e una con lo stadio pieno. Voglio spendere una parola anche per la tragedia di Genova, mi sono sentito con i miei ex compagni, tante volte sono passato su quel ponte e quando ho appreso del fatto sono rimasto molto dispiaciuto”.