Supercoppa: Juventus-Napoli, le formazioni. Tevez e Hamsik dal 1’

Per il primo trofeo stagionale Juventus e Napoli sono pronte al sequel del match di due anni fa, quando furono i bianconeri ad aggiudicarsi la Supercoppa italiana a Pechino dopo supplementari e polemiche. Domani alle 18.30 italiane (diretta su Rai1) a Doha gli azzurri vogliono prendersi la rivincita e confermare che nelle partite secche possono battere chiunque, mentre la Juve vorrebbe festeggiare la fine dell’anno con un altro trofeo. Scelte fatte dai due allenatori. Allegri ha lasciato qualche dubbio su Tevez, affaticato, ma l’argentino stringerà i denti e sarà della partita assieme a Llorente, preferito a Morata. Dietro rientra Bonucci che farà coppia con Chiellini al centro, sulle fasce Lichtsteiner ed Evra mentre in mezzo ci saranno i Fab Four Pirlo, Pogba, Vidal e Marchisio. Nel Napoli una sola incertezza a centrocampo con Jorginho favorito su Gargano al fianco di Lopez. Difesa a quattro con Maggio e Ghoulam sugli esterni e Koulibaly-Albiol in mezzo poi i quattro uomini offensivi: Callejon, Hamsik, Mertens ed Higuain con Zapata pronto a entrare nella ripresa. Nel giorno di vigilia si è scatenato il presidente De Laurentiis che ha parlato di tutto, lasciando anche capire che l’avventura di Benitez è prossima ai titoli di coda.

LE PAROLE DEL PRESIDENTE – Dopo aver escluso una cessione del club agli sceicchi (“Il club lo venderanno i miei figli quando sarò morto, se non saranno capaci di guidarlo e se lo riterranno opportuno”) il patron azzurro ha acceso la miccia: “Contro la Juve è sempre stata una sfida che alberga al di fuori del campionato, sin dai tempi del trofeo birra Moretti quando eravamo in C, un segno del destino il fatto che ci si debba incontrare. Loro i più forti? Io me la gioco, guardo il cammino molto lungo, il passato non mi interessa e non lo guardo. Mi prendevamo come visionario quando entrai nel calcio, ora ci dobbiamo riappropriare dei nostri campionati, c'erano cose che non mi piacevano già all'epoca. Il ministro dell'epoca non capiva nulla di calcio, dovremmo avrere la capacità di essere noi stessi in autonomia, si deve dare al calcio italiano la capacità di decidere”. Poi un’anticipazione sul futuro societario: “Non voglio mandare in tilt l'equilibrio economico del mio club, dovrò trovare il modo di trovare altri 150 milioni all'anno e aumentare il fatturato per essere competitivo a tutti i livelli. Giocatori da 8 o 10 milioni all'anno di ingaggio sono fuori dai nostri parametri, purtroppo la gente ha totale ignoranza della gestione finanziaria. Devo capire come far funzionare lo stadio, magari anche sganciandomi dal comune, e come coinvolgere milioni di tifosi. Sto studiando una forma di azionariato popolare. Vorrei 150 mila persone disposte a mettere fondi, da qui a cinque anni cosa vogliamo fare per giocarcela alla pari con tutti. Sto verificando con i miei uomini questa cosa innovativa”. Poi il passaggio sospetto su Benitez: “Se non avrà pazienza ce ne faremo una ragione, anche il Chelsea è andato avanti dopo il suo addio. Se a lui questo progetto non convince per motivi che non mi riguardano può andare".

LE FORMAZIONI – Queste le probabili formazioni di Juventus e Napoli:

Juventus (4-4-2): Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Evra; Pirlo, Pogba, Marchisio, Vidal; Llorente, Tevez. All. Allegri.

Napoli (4-2-3-1): Rafael; Maggio, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Lopez, Jorginho; Callejon, Hamsik, Mertens, Higuain