Spalletti: Non era facile vincere dopo eliminazione in Europa

E sono otto. La Roma non si ferma e continua a mantenere il fiato sul collo del Napoli. La vittoria di Udine è coincisa anche col ritorno al gol di Dzeko e tutto lascia presupporre che, senza più la Champions, i giallorossi continueranno a lottare per il secondo posto fino alla fine. Intanto hanno semi-blindato il terzo, grazie anche alla frenata interna della Fiorentina. Spalletti parte proprio da Dzeko e dai movimenti dell’ex City: “E’ stato libero di interpretare le situazioni di gioco, il fatto che rientri a prendersi il pallone crea anche varianti per gli altri compagni. Io l’ho stimolato in settimana, ho detto che sarebbe venuto a pregarmi di giocare per smentire le critiche”. Sulla gara Spalletti dice: “Non era facile riordinare le idee dopo l’uscita dalla Champions, i ragazzi si sono fatti trovare pronti, hanno fatto delle buone giocate e vinto meritatamente. Salah ha fatto una gran cosa sul primo gol. Nel secondo gran giocata di squadra, con Florenzi che ha avuto intuiazione e qualità. Ogni tanto tira fuori gol pazzeschi”. Dal suo arrivo in panchina la Roma si è trasformata: “Ero curioso di vedere se avevo ragione o no, aveva delle possibilità, i risultati con Garcia sono stati ottimi. C’era da mettere mano a quello che era il modo di vivere un club, lo spogliatoio, il campo, i ragazzi l’hanno fatto con serenità ed è giusto prendersi i meriti. La psicologia è un fattore fondamentale nelle squadre, non posso passare da un movimento o da una preparazione senza la testa. Ci vuole tutto, avere la testa dentro la situazione che vivi, saper riconoscere le bellezze e i vantaggi. Il piacere della situazione che vivono, del pezzo di vita che stanno gustando facendo questo lavoro, a volte sembra normale, noi siamo dei prescelti per ciò che facciamo e dobbiamo rendercene conto”.