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Spalletti: Ecco perchè Joao Mario sì e De Vrij no

30/10/2018 09:38

Spalletti: Ecco perchè Joao Mario sì e De Vrij no |  Sport e Vai

L'anno scorso era facilissimo indovinare le formazioni dell'Inter ma da quest'anno le cose sono cambiate e non poco. Spalletti ieri però si è proprio superato: nessuno aveva pronosticato l'esclusione del grande ex De Vrij contro la Lazio ma nessuno soprattutto avrebbe mai azzardato la presenza nell'11 titolare di Joao Mario, emarginato da tempo. Dopo il 3-0 sui biancocelesti, che issa l'Inter al secondo posto alla pari del Napoli, il tecnico ha spiegato le sue mosse: "De Vrij è un ragazzo per bene, sensibile, che non ha paura di nessuna situazione in cui viene chiamato a giocare. Lui mi ha confermato che non avrebbe avuto problemi, ma io ho preferito non schierarlo perché poteva diventare una partita anche emotiva. Avendo poi quattro calciatori forti, ogni tanto qualcuno si fa riposare. Non ho mai usato Ranocchia, ma potrei metterlo in campo in una partita dove c'è da difendere sulle palle alte: lui lì è il più forte. Miranda è uno che va bene a campo aperto, l'ho scelto anche per questo: può contrastare gli attaccanti della Lazio viste le caratteristiche. Comunque anche De Vrij non è lento. Ma ricordiamoci il gol preso l'anno scorso da Felipe Anderson”. Poi la motivazione per l'inserimento di Joao Mario:"Non vado in confusione se manca Nainggolan: bisogna far la partita lo stesso. Oppure in difesa: ne scelgo due, si gioca a quattro dietro. Ho tre centrali forti e ne scelgo due. È semplice. Bisogna anche valutare la fatica e le pressioni in tutti questi viaggi. Qualcuno deve rifiatare. Io non sono amico dei calciatori solo se gli do la maglia: o si è amici sempre o allora meglio che non si è amici. Joao Mario dal 1' tutti scandalizzati: è colpa mia se non ha giocato fin qui, perché la meritava prima. ha fatto la sua partita, ai livelli che doveva fare. E ci ha dato una mano per fare il possesso. Non c'è niente di strano, abbiamo un organico importante, rispetto all'anno scorso siamo migliorati ovviamente. L'importante è che tutti restino stimolati e convinti di poter dare un contributo. Se si continua così è chiaro che poi diventa visibile che siamo cresciuti in tutto: in qualità, personalità, senza essere presuntuosi. Tutto abbastanza corretto quello che stiamo facendo. E ci sta di perdere una partita come col Parma, senza dover guardare il risultato. Non c'è da fare discorsi anti-quello o anti-quello: c'è da essere una squadra forte. Con questa forma si può vincere contro chiunque. Ma se non teniamo il livello, diventiamo l'anti-noi e possiamo perdere con chiunque”.


Tags: spalletti de vrij Joao Mario

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