Spalletti allarga l'Inter: Non si gioca più con gli stessi 11

Niente rivoluzioni e niente turnover massiccio come in Coppa Italia ma Luciano Spalletti è pronto a varare la fase-2 della sua Inter. Dopo un avvio di stagione con fiducia ferma e incrollabile negli stessi undici da mandare in campo, il tecnico dell'Inter – dopo la prima sconfitta contro l'Udinese – ha deciso di...allargare la sua squadra, attingendo anche al resto della rosa. La scelta di schierare sempre la stessa formazione, del resto, rispondeva a due ragioni: i risultati che continuavano a dar ragione a questa decisione e la necessità di dare autostima e convinzione a una squadra reduce da anni difficili. Trovata la quadra e con una striscia positiva che aveva portato i nerazzurri al primo posto era difficile dar torto all'allenatore. Adesso però la fatica comincia a farsi sentire, il primo posto non c'è più e in attesa del mercato c'è la necessità di far sentire anche altri parte del progetto. Ecco quindi che l'Inter si allunga da 11 a 13-14. E non solo perchè Vecino, squalificato, salterà la prossima gara. Spalletti vuol riportare Nagatomo titolare ma non vuol rinunciare a Cancelo che potrebbe giocare ala destra con Candreva nel ruolo di trequartista dove Borja Valero non ha brillato. L'ex viola tornerà in mediana al fianco di Gagliardini ma non è da escludere neanche il rilancio di Joao Mario. Il portoghese almeno fino a gennaio è una risorsa dell'Inter, ha piedi buoni ed è l'unico vero trequartista di ruolo. Superata la tonsillite può essere ancora utile fino alla Befana. Il concetto di fondo resta però che Spalletti intende fare uno-due cambi in più a partita, per alternare meglio gli uomini a disposizione e variare anche dal punto di vista dei movimenti in campo.