Sommer: Svizzera unita, normale che esistano clan

Il timore di una “Balkangraben”, con un clan di nativi dei balcani che vada poco d’accordo con gli altri nazionali svizzeri, è il tema lanciato dallo Schweiz am Sonntag ma il portiere elvetico Yann Sommer, che contro l’Austria martedì a Vienna tornerà titolare dopo 3 gare rimasto alla finestra, assicura che non ci sono preoccupazioni: “Non c’è alcun problema in seno alla nazionale. E’ normale che esistano i clan in una squadra, ho vissuto questa situazione al Basilea ma anche al Mönchengladbach. Qui in nazionale c’è gente che gioca assieme da 10 anni e non c’è mai stato alcun conflitto”. Contro l’Austria però è sicuro che saranno osservati tutti i gesti dei più coinvolti nella vicenda, ovvero Stephan Lichtsteiner e Xherdan Shaqiri ma per Sommer la cosa importante è riscattare la sconfitta di Trnava: “Per un’ora non abbiamo giocato bene e dopo è stato impossibile rimontare. Abbiamo tutto per far bene, ricordiamoci che siamo stati vicini all’exploit ai Mondiali in Brasile contro l’Argentina, dobbiamo solo essere più continui e giocare 90’ come abbiamo fatto nella mezzora finale contro la Slovacchia. Personalmente ora sto bene, non ho paura a giocare senza maschera protettiva sul naso”. Stefano Grandi