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Sky racconta il Kalinic privato: “Tifoso del Milan, a Spalato con zaino rossonero”

12/10/2017 11:52

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Domenica si ritroveranno da avversari per un derby speciale ma Kalinic e Perisic si conoscono da sempre, da quando insieme giocavano nelle giovanili dell'Hajduk Spalato. Amici e compagni di Nazionale. Ora contro. In un derby che quest'anno non è solo di Milano ma anche un po' della città slava. E Sky è andata a scovare nel passato del bomber rossonero, scoprendo che davvero l'ex viola è sempre stato tifoso del Milan fin da bambino. Sul sito di Sky si legge l'intervista alla famiglia: “E la prova sta proprio nella credenza del soggiorno, che mamma Neda e papà Jozo aprono volentieri a chi gli chiede di raccontare l'evoluzione della carriera del figlio. "Tifiamo da sempre per il Milan -racconta la madre di Nikola - è una passione venuta così, forse perché siamo paesi vicini. Per questo anche mio figlio è diventato milanista". Fede confermata anche da Tomislav Erceg, procuratore dell'attaccante, e molto amico della famiglia: "Abbiamo ricevuto una grandissima offerta dalla Cina, e prima anche dall'Inghilterra. Offrivano molti più soldi, ma lui voleva solo il Milan". Passione pesante, insomma, che Nikola ha portato -e per davvero- sulle spalle per anni: "Quando ne aveva 10 gli abbiamo regalato questo - rivela Neda esibendo tutta fiera uno zaino nero con il logo e i colori del Milan-.Abbiamo dovuto cercarlo per tutta Spalato, ma alla fine Nikola lo ha usato per anni, per andare agli allenamenti, a scuola, in gita, ed è rimasto qui da allora”. In salotto anche vecchi articoli di giornale, foto ai tempi dell'Hajduk e anche della Fiorentina, persino il gagliardetto della finale d'Europa League giocata nel Dnipro e persa contro il Siviglia. Ma accanto, ecco un altro gagliardetto, stavolta rossonero, un po' ingiallito perché vecchio di anni. Proprio sotto una foto ufficiale della squadra del 2004-2005. Con la maglia numero 7 ora ereditata da Kalinic, in prima fila accanto a Maldini, un certo Shevchenko: "Speriamo che anche lui segni quanto Andriy -sorride Neda- A Nikola piaceva la numero 9, ma pure la 7 è una maglia di cui essere orgogliosi, perché è quella di Sheva". “Non avrei mai immaginato che sarebbe diventato un giocatore così forte" ammette prima di commuoversi e restare senza voce, papà Jozo. Toccava a lui, anni fa, uscire di casa insieme a Nikola, "spesso anche alle 5 o alle 6 del mattino, per portarlo agli allenamenti a Spalato. Dovevamo cambiare due autobus, tutti i giorni, dal lunedì al sabato. Io aspettavo che finisse di allenarsi lì vicino allo stadio, e poi nel pomeriggio lo riportavo a casa". Una casa che ora custodisce tanti cimeli. "Questo è il pallone che mio fratello si è portato a casa dopo la tripletta segnata al Cagliari" mostra orgoglioso Zdravko. Che per l'intervista, si è presentato con addosso la maglia numero 7 di Nikola: "Mi è arrivata pochi giorni fa, è quella che indossava contro l'Udinese". Quando ha festeggiato i suoi primi due gol con il Milan. Ne aveva segnato anche un altro, in realtà, prima che il Var gli negasse la gioia del terzo. "Speriamo ne faccia 3 anche all'Inter" si augura sorridendo il fratello di Nikola. "Nikola è sempre stato più forte, ma nemmeno Zdravko era poi così male con il pallone- conclude Neda- peccato che abbia iniziato troppo presto a fumare. Quando l'ho scoperto, l'ho subito messo di fronte a una scelta: vuoi fumare o giocare a calcio? E lui devo dire che ha smesso immediatamente. Di giocare a calcio, ovviamente".

 


Tags: milan Shevchenko kalinic

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