Skriniar è anche lui The Wall, l'Inter ha trovato il nuovo Samuel?

Sette contrasti vinti, 55 passaggi completati per l'87%, nessun dribbling subìto. I numeri non dicono tutto ma bastava vederlo ieri in campo per capire che partita stesse facendo Milan Skriniar. Nell'Inter che ha ritrovato una solidità difensiva mai vista nel recente passato gran parte del merito è di Spalletti, che ha saputo ridisegnare il reparto anche senza che arrivassero top-player, ma anche dello slovacco che si sta dimostrando il vero uomo in più della retroguardia nerazzurra. La prova contro Mertens e Insigne è stata da ricordare: se è vero che si ricorderà anche quello svarione che stava per consentire a Koulibaly di andare a rete, sarebbe ingiusto farlo passare in primo piano a danno di tutti gli interventi perfetti che hanno messo la museruola a uno degli attacchi più prolifici d'Europa. Un muro, Skriniar. Legittimo paragonarlo a un altro ex difensore dell'Inter del passato, quel Walter Samuel che non a caso aveva il soprannome The Wall. La percentuale dei passaggi completati (87%) sottolinea anche come l’insistenza del tecnico su una manovra che parta da dietro, oltre che essere fondamentale, stia dando i suoi frutti. Il miglioramento a livello difensivo è generale: tutta la squadra cerca di anticipare il pressing degli avversari ed è migliorata in fase di non possesso ma è un dato che la crescita di Miranda, ad esempio, sia dovuta anche alle sicurezze che dà Srkiniar. L'Inter ha trovato davvero il suo nuovo Samuel?

Stefano Grandi