27/12/2020 08:36
Si sofferma sulla strana coppia di vertice del campionato Mario Sconcerti nel suo editoriale per il Corriere della Sera. Milan e Inter prima e seconda sono una novità nel calcio attuale. Per il giornalista toscano senza Ibra i rossoneri non hanno supereroi ma tutti giocatori tecnici ("è una macchina elegante, quasi raffinata e un po’ involuta, come un eccesso di mascara. Ma gioca sempre nel suo modo calmo, affascinante, dall’inizio alla fine") poi elogia Pioli
è il suo anno mirabile. È il Boskov della Sampdoria, il Bagnoli del Verona, il Radice del Torino. Uno di quei tecnici da impresa improvvisa. È molto cresciuto Maldini, o forse è soltanto nel suo ruolo. Credo sia stato alla fine un bene anche l’addio di Boban... Non è il nuovo Leonardo, è semmai una specie di Zidane laterale che l’intelligenza di Pioli porta sempre più al centro.
Poi Sconcerti passa ai nerazzurri
L’Inter è l’opposto del Milan. Difficilmente può giocare bene, ma ha tanti giocatori decisivi. È una squadra di giocatori compiuti... Conte ha raggiunto solo metà della sua perfezione, ma forse basta. Sento spesso dire che Conte smetterà presto di allenare perché è una candela che brucia dall’alto e dal fondo, dura la metà del tempo. Non credo andrà così.... Ora guida l’Inter in modo diverso da un mese fa. Ha meno giri, non è calmo ma lascia più fare. Sta imparando a gestire ingoiando.