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Sconcerti spiega come sono cambiati Pioli, Pirlo e Conte

31/01/2021 08:34

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Sono cambiate e sono migliorate tutte e tre le big di serie A. Per Mario Sconcerti Milan, Juve e Inter si sono rifatte il trucco, i loro allenatori hanno capito le lacune e hanno trovato delle soluzioni adeguate. L'editorialista del Corriere della Sera lo scrive all'indomani degli anticipi e parte da Pioli.

La svolta di Pioli per Sconcerti

Sconcerti scrive che Pioli ha innovato il suo Milan

mettendo Leao e Rebic insieme a Ibrahimovic, cosa mai fatta, e chiudendo con Mandzukic. Tre attaccanti fissi giocando sulla flessibilità di Rebic. Più un centrocampo a tre con Saelemaekers di lato ai due centrali, cioè un Milan nuovo....Una scelta che ha mostrato la pacata sfacciataggine del nuovo Pioli, non più solo gestore intelligente, ma anche innovatore, quasi un autentico «giochista». È questa la prima novità del girone di ritorno, la capacità del Milan di giocare al rialzo.

Pirlo ha trovato la (s)quadra

Poi Sconcerti passa alla Juve e dopo il successo con la Samp dice

Qualcosa di simile sta toccando alla Juventus. Pirlo ha trovato la squadra. La Juventus adesso ha i nomi, una metrica, un aspetto. Il rientro di Chiellini ha portato non solo il gioco, ma anche il passo, il linguaggio della vecchia difesa. Si parte ora da una base che non c’è mai stata con Pirlo. Ma soprattutto si è compiuto il centrocampo in tutti i suoi angoli. Bentancur è il vero baricentro, Arthur ha libertà di palleggio e McKennie d’inserimento. Il tutto equilibrato da Cuadrado,

La nuova Inter di Conte

Infine l'Inter che ha travolto il Benevento

È tornata alla sorpresa d’inizio stagione con Hakimi e Perisic accanto a Lukaku e Lautaro a cui ha aggiunto Eriksen in regia. Anche qui una piccola corsa allo squilibrio. Non credo che Conte abbia puntato sulla debolezza dell’avversario...È stato anche questo un messaggio a se stesso e alla squadra, serve andare oltre, serve un’idea in più. Eriksen è andato benino ma non era questo il test, servono avversari che attacchino il centrocampo. Lui ha la qualità, forse non i tempi del regista moderno che deve giocare il pallone in un secondo, altrimenti sei come Brozovic ed è Brozovic il titolare di se stesso.


Tags: pirlo pioli sconcerti

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