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Sconcerti: Inter e Milan speranze per fermare la fantastica-noiosa Juve

17/10/2018 12:53

Sconcerti: Inter e Milan speranze per fermare la fantastica-noiosa Juve |  Sport e Vai

A voi due. Mario Sconcerti aspetta dal derby di domenica che esca fuori la vera anti-Juve. L'editorialista del Corriere della Sera scrive: “Un derby non è razionale, prescinde dalla classifica e dal valore intrinseco delle squadre. È l’altro derby d’Italia senza che ci sia un primo. Quando Gianni Brera ebbe l’intuizione del nome, pensava, e lo disse, alla partita fra le due squadre che avevano vinto più scudetti. Non c’era qualcosa di sociale, uno scontro tra immaginari bauscia e cacciaviti spersi e ribelli nel grande oceano Fiat. Era semplicemente una classifica, primo e secondo. Oggi non esiste un secondo, ce ne sono due, Inter e Milan sono alla pari quanto a scudetti vinti. Di conseguenza non c’è più una partita sola che decida. Brera sogghignerebbe col sigaro tra le dita per la sua ennesima provocazione che abbiamo presa per buona. È lui il vero vincitore, ha inventato una partita che non c’è. Non c’è più l’altro, l’avversario, il ‘diverso’. La Juve ha omologato tutto, ma non importa, non definitivamente. Fra Inter e Milan si gioca un’altra partita, un derby delle promesse, della diversità. È una linea di confine. Inter e Milan sono paradossalmente il futuro dopo che per tanti anni Napoli e Roma hanno provato a vincere e non ci sono riuscite. Inter e Milan sono la giostra che rovescia il ritmo, sono l’idea per fermare questa deriva fantastica e noiosa della Juve. Il derby d’Italia è il loro, la Juve ormai è estranea a tutto. Nessuno ha il diritto di limitarla dentro una partita con un avversario che ha vinto la metà. È Inter-Milan il vero derby d’Italia e vale molto, ha la moralità di un grande lavoro comune, di operosità poco contaminata, di esempio per tutti. È come dire che Milano c’è, una specie di consolazione e rimorso per quel che manca. Inter-Milan è il derby d’Italia alla lettera, non elimina l’avversario più forte ma distingue l’avversario ultimo. È il grande festival del nuovo calcio, dove si studia per ricominciare. Dove i soldi sono più che tutto, sono quasi soltanto intelligenza. Non bastano più da soli, altrimenti sarebbe uno derby fra sceicchi e non lo vogliamo, non serve al calcio. Mentre Milano c’è, esiste, è utile. Bisogna ricordarselo forte, senza manie di grandezza, ma come una scommessa che parte da lontano e non cerca appoggi in proprietari internazionali. Solo nel cuore e nella consapevolezza di una città che attraverso le sue squadre è abituata ad amare se stessa”.


Tags: milan derby sconcerti

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