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Sarri si promuove: Campionato più duro della storia

25/07/2020 15:26

Sarri si promuove: Campionato più duro della storia |  Sport e Vai

Un uomo solo. Poi che sia al comando Sarri è un altro discorso, perché ora come ora, alla vigilia della gara che dovrebbe dare l'ufficialità su uno scudetto che nessuno quasi ha inseguito più nelle ultime settimane, il tecnico della Juve tutto sembra fuorché il Comandante come lo chiamavano ai tempi di Napoli. Che non usa la parola scudetto, per scaramanzia, e parla di "obiettivo": "Vediamo in ogni partita la possibilità di andare a punti. Vediamo l'obiettivo, domani è una possibilità. Come ho sempre detto esserci vicino conta zero". Esclusa l'ipotesi di una preparazione finalizzata alla Champions: "Non stiamo facendo alcun tipo di preparazione perché giocando ogni 72 ore non è possibile. Io penso che la partita di domani la prepareremo in 30-40 minuti domattina perché anche oggi ci saranno alcuni giocatori che avranno bisogna di qualche ora di recupero. In questo momento non c'è nessuno sta che lavorando dal punto di vista fisico".

Sarri tradisce nervosismo in una risposta

Che Sarri non sia del tutto sereno lo si evince anche dal tono delle sue risposte. A chi gli chiede "A proposito dei cali fisici come ha detto lei dopo Udine", replica seccato: “Io non ho mai parlato di cali fisici, forse ti confondi con qualche altro allenatore. A Udine abbiamo fatto 11 km”.

Sarri torna sul ko di Udine

Anche per Sarri resta difficile spiegare la sconfitta di Udine e il "mancato ordine" che lui stesso aveva sottolineato a caldo: "Le difficoltà sono per tutti, non è così automatico far passare la fatica da una partita all'altra. Abbiamo perso ordine in eccesso, abbiamo perso le distanze ma è differente di altre volte che siamo stati passivi. A me per certi versi piace, però non siamo stati perfetti". Sarri fa capire che anche domani Pjanic rischia di rimanere fuori: "Ha fatto 46 partite quest'anno. Nelle ultime partite abbiamo fatto scelte diverse perché giocavamo contro formazioni che fanno della fisicità la loro arma. In questo periodo ha qualche problemino, oggi rientrerà in gruppo". Poi si tocca il tema-infortuni: "La Juve ha tanti infortunati da qualche anno ma è difficile trovare una causa comune, ci sono stati anche infortuni traumatici, Chiellini è tornato a correre ieri, Higuain ieri si è allenato a parte e oggi proviamo a rimetterlo in gruppo, De Sciglio dalla prossima settimana. La situazione è tipica di una squadra che ha fatto tante partite ma non drammatica, siamo pronti ad ovviare".

Sarri e le troppe rimonte subìte dalla Juve

Come spiega invece Sarri le tante rimonte subìte? "In questo momento bisogna avere riferimenti molto diversi rispetto a un periodo normale della stagione, sono all'ordine del giorno in quasi tutte le partite, ci sono componenti che rendono campionato e risultati atipici. Ci si gioca la stagione a luglio, non era mai successo nei passati 100 anni. Noi possiamo e dobbiamo essere più solidi, in questo momento non c'è modo di lavorare molto, dobbiamo tenere la testa libera con grande determinazione, non credo la squadra abbia mollato, a Udine abbiamo fatto un errore di voglia, non di mancanza di voglia. Momento difficile ma dobbiamo trovare la forza di andare all'obiettivo".

Sarri ammette di essersi adattato

Dopo aver ammesso di essersi piegato lui ai giocatori che ha ("Devo essere ad adattarmi alle caratteristiche dei giocatori, diversamente allenerei me stesso") Sarri parla della gara di domani con la Samp: "Dobbiamo avere equilibrio nella lettura dei momenti, cosa che non abbiamo fatto a Udine per eccesso. A me piace anche la volontà di andare sempre avanti, ma bisogna anche leggere situazione e situazione. Questo tipo di mentalità a me comunque piace. Un voto alla squadra finora? Un buon voto perché questo è il campionato più difficile della storia del calcio italiano. Se guardiamo le classifiche c'è anche un capovolgimento delle graduatorie. Alla luce delle difficoltà evidenti, credo la squadra abbia fatto una buona interpretazione".


Tags: juventus scudetto sarri

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