Sarri, indovina chi viene a cena? Tutte le richieste da fare a De Laurentiis

L'ultima cena sociale, al termine della scorsa stagione, fu da brividi. Una battuta riuscita male di De Laurentiis fece imbufalire la signora Reina e incrinò quasi irrimediabilmente i rapporti col portiere, già messi a dura prova dalla questione rinnovo. Stavolta, al rendez-vous natalizio con la squadra nella splendida cornice di Villa D'Angelo Santa Caterina, difficilmente il presidente del Napoli si lascerà andare a qualche commento colorito. Anche perché a risentirsi magari potrebbe essere Sarri, che dalla società si aspetta risposte importanti, soprattutto in ottica futura.

IL DISINTERESSE DI SARRI - Finora il tecnico del Napoli si è sempre mostrato "poco interessato" al mercato. Non ha mai chiesto - almeno a suo dire - rinforzi specifici, ha delegato tutto all'operato del ds Giuntoli e agli investimenti di De Laurentiis, ha sempre difeso l'efficacia del suo lavoro e la possibilità di crescita del suo gruppo. Sarri ha ricevuto critiche per la gestione della rosa, per il fatto che punti unicamente su un gruppo ristretto di titolari e per il sistematico accantonamento degli altri. Alcuni, come Ounas, Rog o Maksimovic, costati un bel po' di soldini al Napoli. Altri, come Giaccherini, reduci da una lunga militanza in nazionale. 

L'OCCASIONE BUONA  - Seduto accanto a De Laurentiis, davanti ad un buon bicchiere di vino e assaporando le delizione pietanze preparate dallo staff di Mimì Giugliano, il tecnico potrebbe finalmente entrare nello specifico della questione. Potrebbe suggerire al presidente e al ds i ruoli su cui intervenire, senza farsi trovare spiazzato come in precedenti circostanze, quando fece capire che i giocatori erano scelti dalla società e che lui era un uomo di campo. Nel 2016 a gennaio arrivarono Grassi e Regini e il tecnico non perse l'occasione di sottolineare come, soprattutto il primo, fosse un giocatore con più presenze nel campionato Primavere che in A. Ora Sarri ha l'opportunità di dirle prima certe cose e non a giochi fatti. 

I RISENTIMENTI DI AURELIO - Anche De Laurentiis, però, qualcosa da dire a Sarri ce l'avrebbe. Maksimovic, Rog, Ounas, Giaccherini, Tonelli sono stati degli investimenti non da poco per il Napoli, anche se vengono utilizzati col contagocce. Di Giack soprattutto si sono perse le tracce, mentre Tonelli ormai è una sorta di separato in casa. E Maksimovic, pagato 25 milioni di euro, probabilmente tornerà in campo solo in Coppa Italia contro l'Udinese dopo due mesi di parcheggio in panca. "A cosa serve comprare - potrebbe pensare il presidente - se l'allenatore fa giocare sempre i soliti, contro qualsiasi tipo di avversario e in qualunque circostanza?"

IL DOLCE E L'AMARO - Come andrà a finire, dunque? Che probabilmente Sarri e De Laurentiis terranno le loro considerazioni per sé. Le foto sorridenti uno accanto all'altro, il taglio della torta, il brindisi finale, un bicchierino di digestivo insieme per ingoiare il boccone. E poi? Poi nulla, ognuno a rimuginare su pregi e difetti dell'altro. Almeno, così è stato in tutte le occasioni passate. Sarà lo stesso anche stavolta?

Rino Dazzo