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Sarri e il turnover 2 per volta, giusto purchè non riguardi sempre i soliti

22/10/2017 14:12

Sarri e il turnover 2 per volta, giusto purchè non riguardi sempre i soliti |  Sport e Vai

Che potesse battere l'Inter lo dicono i numeri della partita: c'è voluto un super-Handanovic per consentire ai nerazzurri di uscire imbattuti dal San Paolo ma sarebbe riduttivo liquidare lo 0-0 di ieri come una partita sfortunata contro una squadra che ha badato solo a difendersi. Primo: perchè non è vero, anche l'Inter ha avuto delle occasioni chiare e anche Reina ha dovuto compiere interventi importanti. Secondo: perchè il Napoli è apparso poco fluido e poco brillante. Pur provando ad attivare il suo gioco a memoria, è andato a sbattere contro la fisicità e la densità dell'Inter. Fosse sufficiente chiudersi sempre in difesa per non perdere col Napoli, lo farebbero tutti e la passerebbero liscia. Ma così non è. Il Napoli di ieri ha creato 2-3 palle gol importanti ma nonostante un possesso palla superiore ha palesato qualche problema che non va sottovalutato. A venir meno sono stati soprattutto, in differente maniera, i FabFour dallo scolastico Hamsik a Callejon, da Insigne che ha sbagliato troppo sotto porta a Mertens che è sempre più stanco. E qui si viene al discorso del turnover. Nel post-partita Sarri si è preso gioco di chi chiede il turnover (“Il turnover se lo fai e vinci sei un fenomeno, altrimenti hai sbagliato. Noi abbiamo validi cambi, ma per metterli in condizione di fare bene vanno inseriti un paio per volta, con 6 per volta persi identità e dai la colpa poi a loro quando invece non è così. Per vedere il loro valore e farli rendere al meglio devi fare un paio di cambi, ma questa è una masturbazione mentale italiana”) ribadendo la sua filosofia. Cambiare, ma poco. E fin qui è un ragionamento abbastanza giusto (anche 3 in verità si possono cambiare) ma il problema è che la rotazione nel mondo di Sarri riguarda sempre gli stessi, ovvero i centrocampisti. Hamsik esce sempre, Allan o Zielinski anche, cambi sempre ruolo per ruolo. E c'è chi invece non si ferma mai, proprio come Mertens e Callejon che da tre partite (Roma, City e Inter) stanno manifestando chiari segni di stanchezza. Sarri parla di calo fisiologico ma non sarebbe possibile vedere anche soluzioni diverse? Approfittando del calendario (il Napoli giocherà ora con Genoa, Sassuolo e Chievo) sarebbe interessante vedere anche giocatori come Ounas e Rog dall'inizio, rivede Maggio e Maksimovic, capire se Giaccherini è ancora un giocatore importante. Anche solo due cambi per volta, ma che riguardano anche chi non si ferma mai.

Fabrizio Piccolo

 


Tags: napoli turnover sarri

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