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Sarri: Con me sempre tutti scettici, ecco come li convincerò

20/06/2019 11:14

Sarri: Con me sempre tutti scettici, ecco come li convincerò |  Sport e Vai

"A livello emozionale sarei morto d'infarto se avessi avuto tutto quello che mi avete attribuito sotto questo profilo. Non è che passo dalla serie D a Ronaldo,il percorso è stato lungo e vengo qui dal Chelsea che è un altro grande club". Sarri prova a ricordare di non essere un parvenu catapultato per caso nel mondo Juve nella sua prima conferenza da bianconero: "Non mi hanno preso dai dilettanti. Negli ultimi anni ho allenato giocatori molto forti ora siamo ad un livello ancora superiore con Ronaldo. Ha vinto tutti i record o quasi ma mi piacerebbe fargliene battere altri ancora ed incidere nei suoi successi". C'è anche Dybala in rosa: "Giocatori come Dybala e Ronaldo possono giocare in qualsiasi ruolo, poi può cambiare l'interpretazione del ruolo. Abbiamo bisogno di grandi giocatori e starà a noi metterli bene in campo, ma davanti servono i più bravi: "Dybala è un potenziale top-player ancora non esploso con continuità, lui e Ronaldo ci possono dare molto. Dobbiamo partire dai tecnici e dai talentuosi". Non ha nominato Higuain: "Neanche Mandzukic ma ho fatto solo degli esempi. Al Pipita voglio molto bene, lo sapete tutti, poi dipende da lui. Non l'ho sentito dopo la festa di Baku, devo prima farmi le mie idee su questa Juve. Lui è un tesserato della Juve e ci parlerò. Per qualità tecniche può giocare con chiunque, non lo vedo un grandissimo problema. Temo che abbia vissuto male il post-Juve, che sia uscito scosso dalla Juve. Per chi è già in organico voglio essere modesto, devo ascoltare io chi li conosce da anni. Ho l'obbligo di essere io ad adeguarmi, sarebbe una mancanza di rispetto impormi su giocatori che conoscono meglio di me. Quando avremo idea più definita sul modulo di riferimento parleremo di mercato. Sapete che non mi piace fare dei nomi, ma solo dare le caratteristiche. Parlerò con Paratici che conosce più giocatori di me". Previsto anche un faccia a faccia con Ronaldo e colloqui anche con altri singoli giocatori. Parte del popolo juventino però è scettico nei suoi confronti: "Dappertutto c'era scetticismo nei miei confronti, è stato così a Empoli, al Napoli e al Chelsea. E' anche giusto che ci sia un minimo di rancore e di scetticismo in questa fase ma conosco un solo modo per batterlo: vincere e convincere. Dobbiamo fare spettacolo, divertire e fare risultato". Vincere alla Juve però è l'unica cosa che conta: "Io ho vinto poco, quasi sempre in categorie basse, ma se una squadra diverte e si diverte acquista entusiasmo per andare a fare anche risultati. Una squadra che si diverte non è frivola. Ricordo che le prime 3-4 partite in A che mi fecero a Empoli mi chiesero se pensavo di potermi salvare giocando così, eppure ci salvammo con 6 giornate di anticipo. La storia ci dice che le squadre hanno vinto in ogni modo, ma è bene che uno rimanga convinto delle proprie idee e che le sappia trasmettere, sempre con l'idea di vincere. Si può coniugare bel gioco e vittorie anche se so che è difficile. Io integralista? Ho cambiato sia a Empoli che a Napoli che anche al Chelsea dove ho sempre cambiato rispetto all'inizio della stagione". E Paratici - seduto vicino a lui - assicura: "Ha vinto ovunque ed è il migliore ora che potesse allenare la Juve, è stata la prima scelta sin dall'inizio". Sarri parla anche di Allegri: "Mi lascia un'eredità pesante, ha fatto risultati straordinari. Mi piacerebbe rivedere quella capacità di ribaltare le partite in 10 minuti, cosa che a me è successa raramente" e del settore giovanile: "Sono arrivato ieri e non sono Ferguson per incidere su Primavera e Under 23, inserire una filosofia e un sistema di gioco anche nelle giovanili è un percorso lungo e non ho più l'età". Sarà più facile trasferire il Sarrismo alla Juve o acquistare juventinità per Sarri? "Ho letto sulla Treccani che il Sarrismo è una filosofia calcistica e non solo, ma io non mi metto a pensare come sia nato. Sono sempre stato questo, posso aver cambiato modo di vedere il calcio per le esperienze fatte. Non so cosa è esattemente lo stile Juve. Delle cose dette e fatte in passato certe erano sbagliate, altre sono state strumentalizzate, come quella sulle maglie a strisce che era dopo un Empoli-Milan. Il dito medio fu una reazione esagerata da parte mia, ma fu molto ben spiegata. Dissi in sala stampa che avevo fatto un brutto gesto, un eccesso di reazioni nei confronti di 15 stupidi non nei confronti dei tifosi della Juventus". De Laurentiis non l'ha chiamato: "Non l'ho sentito. Tutti pensano che abbia un cattivo rapporto con lui ma non è vero, lo ringrazierò sempre perchè mi ha regalato la possibilità di allenare la squadra per la quale tifavo da piccolo, poi che ci sia stato qualche screzio è normale. I giocatori che mi hanno chiamato invece non ve li dirà neanche sotto tortura. Neanche Allegri ho sentito, di solito ci sentivamo per scambiarci qualche messaggio ma non per parlare di argomenti seri".


Tags: juventus ronaldo sarri

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