Samp, Zenga: Mandorlini un fratello per me ma devo batterlo

Nell’Inter anni 80 erano due colonne, domani Zenga e Mandorlini si ritroveranno da avversari sulle panchine di Samp e Verona e l’Uomo Ragno non dimentica l’antica amicizia: “Ad Andrea voglio bene come ad un fratello. Lui arrivò all'Inter da Ascoli come terzino sinistro, poi giocò un po' da mediano e alla fine giocò come libero. Sono stati anni indimenticabili. Sarò felice domani di sfidarlo e abbracciarlo con grande affetto. Ha avuto problemi di formazione, si sono adattati a certe situazioni. Mi aspetto una squadra che rispecchia il carattere del suo allenatore". La Samp però deve riscattarsi dopo il ko di Frosinone: “Se pensiamo che perdere una partita è una tragedia siamo rovinati. A mio parere abbiamo fatto bene a Frosinone. La differenza fra chi giudica le partite e gli addetti ai lavori è che le partite noi le vediamo. Spesso chi giudica non vede le partite. Ad essere sincero, non mi sono piaciuti per niente i 25 minuti finali. Mi aspetto una Samp che abbia voglia di giocare a pallone, ma domani sarà una gara difficile". Domani si riformerà la coppia Cassano-Pazzini: "Io ne avevo parlato con lui se aveva la disponibilità a venire. Ho trovato un ragazzo che ha passione in questo lavoro, dall'altra parte abbiamo Antonio che ha sempre voluto venire qua. Anche ha Frosinone ha fatto vedere cose sontuose”. L’ultima riflessione è sulle voci riguardanti la proprietà: “Basta con queste storie. Il nostro presidente è Massimo Ferrero, il progetto è importante anche per il futuro e penso che le altre persone non pensano essere coinvolte in un progetto che non c'è. Io parlo regolarmente con la proprietà e non ho avuto nessun sentore di quello che si dice".