Samp, Montella: Cassano può dare ancora tanto

Quanti meriti abbia Vincenzo Montella nell’apparente rinascita di Cassano è difficile da stabilire ma se il barese è tornato FantAntonio nel derby sicuramente c’è lo zampino anche del tecnico, che ha saputo aspettarne i progressi ed ora si gode il suo momento. Domani sera c’è la Juventus ad aspettare la Samp e Montella confida ancora nel suo genio: Antonio è tra i pochi giocatori della storia del calcio che gioiscono più a fare segnare gli altri che a fare gol, e io ne ho beneficiato in passato... E' molto motivato e penso possa dare ancora tanto”. Battere il Genoa era la medicina che serviva all’ambiente blucerchiato, depresso per gli ultimi risultati: "Confermo che la soddisfazione di vincere il derby è ancora più grande da allenatore, anche se negli ultimi minuti è mancata la lucidità. Dobbiamo lavorare di più sulla continuità e sulla tenuta mentale, ho visto soltanto un leggero calo nel finale. La vittoria è archiviata nella mia mente e dev'esserlo anche nella mente dei giocatori. Affrontiamo una corazzata, ci vorrà rabbia e concentrazione per affrontare questa partita importante e difficile”. LA METAMORFOSI – Piano piano si comincia a vedere la Samp che Montella ha in testa: “Un allenatore lavora per vedere in campo le sue idee, nel derby la squadra ha messo effettivamente in campo tutto quello su cui avevamo lavorato. Mi auguro che anche domani mettano in campo quello che abbiamo provato in allenamento, e che sia efficace. Forse ho impiegato un po' troppo tempo a capire le caratteristiche della squadra, ma ora stiamo lavorando al meglio. La partita è stimolante, innanzitutto per potersi misurare con calciatori di livello. Del derby se ne è parlato fin troppo, domani dovremo essere focalizzati su cosa mettere in campo, sia da parte mia che da parte di tutto l'ambiente”. Ma come si affronta la Juve? "La Juve non ti dà spazio per tenere la testa troppo alta, per piacerti, però ti stimola molto e per un calciatore è necessario dare il meglio, non solo in campo ma anche nella preparazione. Il calcio mi ha insegnato che prima dell'inizio della partita non c'è una vincitrice. Credo che la Juve abbia trovato la sua quadratura, i nuovi avevano bisogno di tempo per inserirsi, ma ora stanno crescendo. Hanno una mentalità vincente, non credo di trovare una squadra stanca. La squadra è anche ben strutturata fisicamente, noi non siamo strutturalmente molto alti quindi dovremo giocare anche di mestiere." IL MERCATO - Infine capitolo mercato: “La società sa già cosa serve, senza uscire dai parametri usuali. Dico solo che chi arriva alla Sampdoria deve essere motivato a vestire questa maglia con sorriso e determinazione."