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Samp, Cassano: Qui non devo rifare caz...., mai sentito Balotelli

21/08/2015 17:33

Samp, Cassano: Qui non devo rifare caz...., mai sentito Balotelli |  Sport e Vai
E’ tornato a casa. Rivestire la maglia della Sampdoria era da anni il sogno di Antonio Cassano che, dopo tanti appelli e peregrinazioni varie, è riuscito a coronare il desiderio. FantAntonio è stato ufficialmente presentato oggi, con il presidente Ferrero a fare da anfitrione: “Sono sempre stato un fan di Cassano, sono un ragazzo nato in un quartiere romano, andavo a vedere questo signore ed eravamo estasiati quando giocava. Ora sono felice di essere il suo presidente. Il minimo che potevamo fare era riportarlo a casa, sono molto felice perchè si merita di finire la sua carriera alla Samp. Quando smetterà di giocare, se sarò all'altezza del mio ruolo, Cassano avrà un ruolo in dirigenza. Il debito di Antonio nei confronti della Samp e di Garrone? Non ci sono debiti. Credo che si sia enfatizzata questa storia. C'è un signore lassù che è felice che sia tornato. I talenti, i giovani a volte sbagliano ma l'importante che non ci sia cattiveria. Non vorrei più parlare di quell'episodio". Dal canto suo Cassano ha fatto subito chiarezza e dopo le frasi di rito (“Ringrazio mille volte il presidente. Se sono venuto qua è per fare meglio di quello che ho fatto in passato. Se volevo svernare, andavo in altri paesi. Devo evitare di fare cag…, e questo l'ho promesso al presidente. Farò di tutto e di più che la squadra ottenga i risultati e di valorizzare i giocatori che abbiamo") e un pensiero a Garrone ("Mi spiace tornare qua senza un presidente come Garrone. E' stato l'unico errore che non rifarei mai. Spero che lui mi stia sentendo, gli voglio tanto bene") subito la prima bomba. Sul presunto abboccamento con Balotelli: “Qualcuno di voi scrive cavolate. Io non ho mai sentito Balotelli, non faccio il direttore sportivo. Non devo chiamare altri giocatori, con Muriel ed Eder che rispetto avrei se io chiamo un giocatore? Prima di iniziare inizio a fare cazzate? Non lo farei mai. E' una cosa che mi ha dato tanto fastidio". Per tornare in blucerchiato ha dovuto superare non pochi ostacoli, tra cui anche l’iniziale no di Zenga: “Mi ha telefonato e mi ha detto che aveva altre idee e lo rispetto. Poi con il passare dei giorni la situazione è cambiata, in questo momento non voglio fare polemiche perché non ci sono polemiche". Non si sente simbolo della Samp ("Non mi piace questa etichetta. Ci sono già il presidente e il capitano Angelo Palombo") ma scommette sulla bontà del gruppo: "Secondo me è più forte della Sampdoria che ho lasciato. Vedo una squadra fortissima. L'obiettivo è fare più punti possibili. Non sono mai stato uno che si accontenta. Personalmente sono pronto 10 di testa, a livello fisico sono indietro rispetto agli altri: devo perdere 3-4 chili. Io sono a disposizione dell'allenatore, per la causa Sampdoria. Non è importante quanti minuti dovrò giocare". Infine un pensiero anche per la Nazionale: "Lì è più complicato. Con i ragazzi che sono in Nazionale un po' di differenza di anni, ma io, con le mie qualità, voglio mettere in difficoltà Conte". Stefano Grandi     

Tags: sampdoria cassano balotelli ferrero

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