Roma, Spalletti: Mio rinnovo dipende dalla squadra

ROMA SPALLETTI RINNOVO -

Restare sulla panchina della Roma o meno anche in futuro dipenderà dalla squadra. Lo dice Luciano Spalletti nella conferenza di vigilia della gara con il Sassuolo: “La penna del mio contratto ce l’hanno i miei calciatori. Abbiamo la necessità di vincere. Ora si picchia su questa cosa. L’ambiente è perfetto per lavorarci. Qual è la difficoltà, che i tifosi della Roma e Roma hanno bisogno di vincere. Quando vieni qui abitui l’anima alla bellezza infinita. Tornare indietro diventa difficile. Abituarsi a non vincere mai potrebbe essere difficile. Noi abbiamo consumato un po’ di tempo, ora dobbiamo cercare di vincere. Ovvero mandare un messaggio chiaro e forte di quella che è la nostra professionalità. Poi qualcuno sente questa pressione qui quando viene. Ai tifosi della Roma non gliela racconti. Hanno visto Falcao, Totti… Trovare i loro sostituti non è facile. Dobbiamo sopportare quel peso portando a casa qualcosa. Non c’è alternativa. O si rende onore a questa squadra o si va fuori”.

ROMA SPALLETTI RINNOVO POLEMICA – Spalletti è tornato anche sulla polemica con un cronista che ha reso necessario l'intervento dell'Ordine dei giornalisti con una nota e spiega: “Quando è venuto El Shaarawy ho letto titoli tipo: ‘A che serve il Faraone?’. Ho visto partite giocate male o bene da qualcuno, poi leggo: ‘Ciao Dzeko’. Nainggolan spera che lo stadio sia pieno, poi leggo che se l’è presa con i tifosi della Roma. Oppure ‘Totti purga Spalletti’. La notizia è che ha vinto la Roma, non che ha purgato me. C’è un’interpretazione personale di quelli che sono i fatti. La libertà di stampa guai a chi me la tocca, deve essere totale”.

ROMA SPALLETTI RINNOVO SASSUOLO- Il Sassuolo è per Spalletti un avversario pericoloso: “E’ allenato bene, è una società forte che mira i giocatori da far crescere, prendendoli con qualche vantaggio dandogli la possibilità di migliorare. Cosa che non possono far tutti. Di Francesco ha tanti giocatori bravi. Quando era mio team manager distribuivano le distinte lui le commentava sempre, si sentiva già allenatore e lo era. Si discuteva delle situazioni di calcio. Ora sta dimostrando bene il suo ruolo da ex giocatore a tecnico. E’ nelle condizioni di far male a tutti quelli che gli vanno contro”.

Stefano Grandi