Roma sotto choc, Garcia chiede reazione contro la Samp

Un incubo che non finiva più. E che neanche il fischio finale dell’arbitro ha fatto svanire. Roma e la Roma si sono risvegliate frastornate e sbalordite dopo l’1-7 con il Bayern che ha riportato tutti sulla nuda terra. I tedeschi dal Papa, che ha elogiato la Guardiola-band, i giallorossi all’inferno, vittime di sfottò sul web per un passivo storico che ha consolato perfino i media brasiliani, che sanno cosa vuol dire prendere sette gol dai tedeschi a casa loro. Rimettere insieme i cocci non sarà facile per Garcia che si è assunto tutte le responsabilità: quando la Roma perse 7-1 in Champions a Manchester sette anni fa era tutto diverso, non c’era l’entusiasmo che si era venuto a creare in questo avvio di stagione, non c’era la convinzione maturata di essere diventati uno squadrone capace di vincere lo scudetto e far bene in Europa.

FANTASMA TOTTI - Un’outsider in Champions, doveva essere la squadra giallorossa, ma un’outsider capace di essere protagonista. La disfatta col Bayern ha minato proprio la forza maggiore della Roma. L’autostima e la sicurezza. I cori dei tifosi a fine partita (“vinceremo il tricolor”) sono l’unica nota positiva di una notte da dimenticare. Sbagliato tutto, l’approccio aggressivo, la tattica offensiva, le scelte nelle marcature. Scomparso dal campo capitan Totti, che se n’è rimasto negli spogliatoi dopo il primo tempo, senza più metterci la faccia né durante né dopo il tracollo. A dare coraggio ci ha pensato De Rossi ma l’ambiente è ancora sotto choc. Garcia sa che l’attende un compito non semplice: rivitalizzare il gruppo entro sabato, quando si giocherà la delicata trasferta a Genova contro la rivelazione Sampdoria. Il morale è basso, la paura di essersi sopravvalutati grande.

L’ORA DELLA VERITA’ - Se la qualificazione in Champions resta ancora alla portata, grazie soprattutto al “regalo” del City che ha pareggiato a Mosca, è chiaro che serve una reazione immediata. Il calendario non ammette distrazioni: sabato c’è la Samp, poi il Cesena nel turno infrasettimanale e il 1 novembre la delicata partita a Fuorigrotta contro il Napoli, prima del retour match a Monaco contro il Bayern. In due settimane la Roma si gioca tanto, tantissimo. E rimettere la chiesa al centro del Villaggio sarà un po’ più duro.

Stefano Grandi