Roma, Ljajic: "Non sono di passaggio, qui per giocare 10 anni"

Sembrava già del Milan, poi è stato dato come sicuro acquisto dell’Atletico Madrid ma alla fine Ljajic ha firmato per la Roma. Una delle telenovele più lunghe del calciomercato estivo si è chiuso con l’acquisto del fantasista serbo da parte dei giallorossi che hanno versato 11 milioni più bonus per acquistare dalla Fiorentina un giocatore che l’anno prossimo si sarebbe potuto liberare gratis. Era però impossibile per  il giocatore rimanere a Firenze. E forse prima di dimenticare il suo passato in viola dovrà passare ancora del tempo visto che il trequartista si è presentato alla sua nuova squadra con un lapsus: “So che la Fiorentina ha una squadra forte e spero che si possa arrivare in Europa - le parole di Ljajic che poi si è corretto - La Roma davanti ha solo la Juventus . Per il secondo posto invece siamo in tanti”. Non si sente un bad-boy (“mai stato cattivo, è normale innervosirsi quando si gioca senza continuità”), non vuole parlare della sua celebre lite con Delio Rossi di due stagioni fa (“ fa parte del passato, e non voglio pensarci più”) ma soprattutto non vede la Roma come una tappa ma come un punto di arrivo: ''Non voglio che si pensi che sono arrivato qui di passaggio. Voglio chiarire che sono arrivato qua alla Roma per giocare anche dieci anni, se possibile. Sono pronto a stare tanto tempo qui. Io non sono arrivato qua per fare un passo in avanti, lo so che a Roma ci sono delle ambizioni le ho anche io". Il 21enne attaccamte ha scelto il numero 8, quello lasciato da Lamela. "Il mio numero preferito è il 22, ma è di Destro. Ho preso l'8 con cui ho giocato con le giovanili del Partizan e essendo libero l'ho preso per questo. Clausola rescissoria nel contratto? Io ho firmato il contratto, non ho sentito il mio procuratore, non so davvero se c'è la clausola. Il mio ruolo? Se devo giocare terzino ci gioco, ma preferisco giocare esterno sinistro, ma anche esterno destro o centravanti”. Inevitabile la domanda sul derby, nervo scoperto di tutti i romanisti: “Ho giocato il derby in Serbia e dicono che è uno dei più pericolosi. Ho segnato il mio primo gol in serie A alla Lazio e lo scorso anno due volte sia in casa che fuori, speriamo di segnare ancora una volta. Se domenica mi aspetto di giocare con il Verona? Io sono pronto davvero, ma decide il mister, se decide il mister di farmi giocare sono pronto, senno' rispetto quello che decide e mi accomodo in panchina”. Sulla trattativa che l’ha portato alla Roma dice: "Ho parlato prima con i dirigenti della Fiorentina e sapevano quello che volevo, non abbiamo trovato un accordo, il mio procuratore mi ha detto le squadre che erano su di me e ho deciso di venire qui, la Roma è fortissima, con una bella storia e sono molto contento e felice di essere in una squadra così forte"-