Roma, Garcia: Bravo Dzeko, arriverà il suo momento

C’è chi pensa che Milano sia la Capitale Morale, in contrapposizione a quella politica, ma nel calcio avanti c’è ancora Roma. I giallorossi hanno l’occasione di dimostrare di meritare la leadership in campionato nello scontro diretto con l’Inter di domani sera a San Siro e Garcia si dice tranquillo. Evitate le polemiche extracalcistiche sulle rivalità d’altra natura (“in Francia è differente, Parigi è la Capitale e per fare una scorciatoia sono tutti contro Parigi, a volte in modo carino, altre volte con più rivalità. Noi ci occupiamo solo di calcio e vogliamo portare in alto non solo il colore della Roma, ma di Roma perché sappiamo tutti qual è il prestigio di questa città") l’allenatore francese non è preoccupato del giorno in più di riposo dei nerazzurri: "Può sembrare, ma loro hanno giocato in 10 gran parte della gara, noi abbiamo fatto due gol presto contro l'Udinese e abbiamo potuto gestire". Di fronte il miglior attacco contro una delle migliori difese: "I numeri dicono che loro sono ben organizzati e prendono pochi gol perché hanno delle qualità sul piano fisico e basta un gol per trasformarlo in 3 punti. Mancini poi è un grande allenatore, ha vinto anche in Inghilterra. Inter favorita per lo scudetto? Non sono bravo in questo gioco, vedremo alla fine della stagione, non dimentichiamo la Juventus. Non è che il campionato si sia ridotto a Napoli e Inter. Ci sono più squadre in alto che rendono il campionato più attraente". L’arma in più della Roma è un ritrovato Maicon: "È migliorato tanto, è un grande campione e lo ha dimostrato contro l'Udinese, non è un problema per lui giocare dopo tre giorni. Sappiamo che lui ci può dare una grande mano, mi è piaciuto il suo lavoro difensivo. Un Maicon così è un plus per la nostra squadra". Dzeko ha detto che rinuncerebbe agli Europei con la Bosnia per lo scudetto e che non pensa a quanti gol fare: “Mi piace ciò che ha detto perché dimostra con le parole ciò che fa in campo, essere molto utile alla squadra. Arriverà il suo momento quando sarà al 100% sul piano fisico. In avanti abbiamo tante soluzioni come quelle di portare i cross in area per lui. Gervinho può fare degli assist, Salah dev'essere in grado o di segnare o di far segnare Edin. Fare i gol è molto importante, ma a volte non prendere gol è una cosa molto utile. Non so se vince la migliore difesa piuttosto che il miglior attacco, mi piace che in paese in cui c'è sempre stata la cultura della tattica e della difesa si segni molto". Ultima riflessione sul turnover: “Quando si vince non si parla di turn over. A volte abbiamo parlato di turn over troppo ampio, ma non ci sono titolari che non usciranno mai dal campo. Quelli che lo sono oggi potrebbero non esserlo domani”.